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11/14/2023 | Redazione Advisor
Oltre il 60% degli investitori Millennial italiani ha ricevuto o si aspetta un'eredità e vorrebbe diventare più competente in materia di investimenti. Tuttavia, secondo il sondaggio MFS Heritage Planning, che si concentra sulla consulenza ai Millennial nell'era digitale, solo il 5% di loro ha avuto discussioni approfondite con i consulenti dei propri genitori.
Dal sondaggio, che esamina gli atteggiamenti, le percezioni e i comportamenti degli investitori Millennial, che in Italia rappresentano il 20% della popolazione (11,8 milioni di persone), emerge che meno di un quarto degli intervistati si considera tollerante al rischio e che il 68% ha rinviato o prevede di rinviare almeno un importante evento della propria vita, come l'arrivo dei figli, l'acquisto di un'automobile o l'avvio di una nuova attività professionale, per via della propria situazione finanziaria.
Per quanto riguarda la tolleranza al rischio, oltre la metà degli investitori Millennial italiani si considera prudente o molto prudente. Solo uno su quattro si considera "tollerante al rischio", e per le investitrici la percentuale è più bassa (20%). Tre su dieci ammettono che il loro fabbisogno di consulenza professionale è aumentato negli ultimi 12 mesi."I Millennial, che sono entrati nel mercato del lavoro durante la crisi finanziaria del 2008 e hanno vissuto la pandemia di Covid-19, devono ora affrontare un altro contesto economico difficile e come principali fonti di disagio citano l'instabilità politica globale, le pressioni inflazionistiche e l'aumento dei tassi d'interesse. Data la loro esperienza, non sorprende che siano diventati consapevoli del rischio per quanto riguarda sia gli investimenti sia le decisioni personali", ha spiegato Andrea Baron, Managing Director, Italy di MFS Investment Management
Millennial e consulenti finanziari
Anche se l'80% degli investitori Millennial italiani ha poca fiducia nella propria capacità di affrontare i problemi finanziari, la maggior parte dei consulenti ritiene di essere, nel migliore dei casi, solo marginalmente efficace nell'attrarre i clienti Millennial, ma via via che questa generazione entrerà in possesso del patrimonio familiare vi saranno sempre più motivi per farlo. Circa la metà dei consulenti ritiene che gli investitori più giovani non trovino valore nei servizi che offre. L'errata percezione della ricchezza dei Millennial è il motivo principale per cui il 35% dei consulenti non segue questa generazione. Circa uno su tre crede di non avere un modello di business appropriato per gli investitori più giovani e uno su quattro è convinto che i Millennial necessitino di più supporto e attenzione di quanto il consulente sia disposto a fornire.
Baron ha affermato: "Gli investitori Millennial italiani sono quelli che hanno ereditato o erediteranno la ricchezza dei Baby boomer, quindi i consulenti dovrebbero cercare di capire come interagire meglio con questa generazione e qual è il modo migliore per aiutare gli investitori Millennial avversi al rischio a capire l'importanza di accrescere il proprio patrimonio". "È importante che il consulente riconosca le esigenze del cliente e la sua propensione al rischio, oltre a fissare obiettivi a lungo termine. Questo è il motivo per cui abbiamo creato il programma Advisor Edge di MFS. Il suo obiettivo principale è supportare il consulente finanziario nel suo rapporto con il cliente su vari temi, come la gestione del patrimonio familiare, la volatilità dei mercati e i principi della resilienza negli investimenti a lungo termine. Le risorse disponibili sono concepite per aiutare i consulenti a sviluppare la loro attività e ad accrescere il loro valore per i clienti. Questi strumenti sono fondamentali per rafforzare la relazione ed elevare la figura dell'intermediario da semplice consulente finanziario a vero e proprio consulente familiare e di vita", ha aggiunto.
Patrimonio familiare
Solo il 40% di chi riceve patrimoni in eredità prevede di lasciare il denaro dove si trova. Uno su quattro intende spostarne la maggior parte presso un'altra società o un altro consulente e il 13% è deciso a spostare tutto presso un'altra società o un altro consulente. Circa il 60% degli intervistati si è dichiarato interessato a discutere con un consulente finanziario della gestione del patrimonio familiare. E soprattutto, oltre il 90% di chi ha avuto queste conversazioni le ha ritenute utili.
Commentando questi risultati, Baron ha dichiarato: "I Millennial sono sempre più decisi ad avere un maggiore controllo sul proprio futuro finanziario. Ciò crea per i consulenti sempre maggiori opportunità per modificare il proprio attuale approccio e il proprio atteggiamento nei confronti di questa generazione e per apportare la necessaria credibilità insieme a una guida più personalizzata. Questo cambiamento è fondamentale non solo per i Millennial, ma anche per assicurarsi che i servizi di consulenza in Italia abbiano un futuro", ha concluso.
Metodologia del sondaggio
MFS Investment Management, attraverso la società di ricerca indipendente CoreData, ha sponsorizzato un sondaggio online a cui hanno partecipato 525 investitori italiani e 300 consulenti finanziari attivi in Italia. MFS non è stata identificata come sponsor dello studio, che è stato condotto da aprile a maggio 2023. Per risultare idonei, gli investitori individuali dovevano avere almeno 25 anni, disporre di un reddito familiare pari ad almeno 35.000 euro, essere investiti in fondi comuni ed essere responsabili o partecipare alle decisioni finanziarie della propria famiglia.
Per partecipare, i consulenti dovevano essere autorizzati ad operare da più di 3 anni, avere almeno 10 milioni di euro di masse in gestione, investire il patrimonio dei clienti in fondi comuni e gestione attiva, e rappresentare un mix di canali (private bank nazionali o globali, rete IFA o family office).
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