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La SEC impone la reportistica mensile ai fondi attivi e ETF americani

8/29/2024 | Daniele Barzaghi

I rapporti presentati alla SEC diverranno pubblici dopo ulteriori 30 giorni


La SEC statunitense richiederà ai fondi comuni e agli ETF di riportare obbligatoriamente le loro partecipazioni in portafoglio su base mensile (come avviene in Europa) anziché quattro volte l'anno.

L'importante novità punta ovviamente a offrire maggiore trasparenza agli investitori, facilitando il monitoraggio delle posizioni ed eventuali eccessi di sovrapposizioni.

Secondo le norme di reporting attualmente adottate negli Stati Uniti, le società di gestione degli investimenti registrate sono tenute a presentare rapporti trimestrali sulle partecipazioni in portafoglio alla Securities and Exchange Commission 60 giorni dopo la chiusura di ciascun trimestre. Ma gli investitori accedono solo ai dati che coprono il terzo mese del trimestre.

Con le modifiche alle norme appena approvate gli stessi fondi saranno tenuti a presentare quei rapporti entro 30 giorni dalla fine di ogni mese, con ogni rapporto che diventerà pubblico dopo ulteriori 30 giorni.

Se adottate, le regolamentazioni dovrebbero entrare in vigore a novembre dell'anno prossimo, o a maggio del 2026 per i fondi con attivi netti inferoiori al miliardo di dollari.

La SEC ha anche emesso indicazioni su come conformarsi alle normative esistenti che regolano come i fondi aperti gestiscono il rischio di liquidità. In tali fondi, gli investitori possono riscattare le loro azioni su base quotidiana.

Una proposta precedente sullo swing pricing mirava ad aiutare i fondi aperti a resistere meglio alle pressioni di mercato, come quelle viste all'inizio della pandemia di COVID-19, trasferendo i costi dei riscatti affrettati a coloro che ritirano i soldi piuttosto che a coloro che rimangono nel fondo. L'agenzia ha dichiarato il mese scorso che prevede di rivedere la proposta.

 

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