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12/1/2023 | Daniele Barzaghi
Le principali reti di consulenza italiane, associate in Assoreti, hanno ottenuto una raccolta da 32,7 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2023, registrando una flessione dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il 95,8% delle risorse è riversato sul comparto amministrato, tra investimenti netti in strumenti finanziari per 37,7 miliardi di euro (+171,7% a/a) e deflussi da conti correnti e depositi per 6,4 miliardi di euro (+6,5 miliardi nei primi nove mesi del 2022).
Ma vediamo nel dettaglio come nella composizione di portafoglio media segnalata da Assoreti concorrono le 16 tipologie di prodotti con cui si deve relazionare un consulente finanziario italiano, evidenziando le variazioni dall’inizio dell’anno alla fine di settembre, tra titoli di Stato in aumento e fondi aperti e liquidità in discesa:
16° - I fondi chiusi e fondi speculativi stabili allo 0,4%
15° - I titoli amministrati saliti dallo 0,9% all’1,2%
14° - I certificati saliti dall’1,1% all’1,3%
13° - Gli Etf, Etn ed Etc saliti dall’1,3% all’1,4%
12° - I prodotti previdenziali stabili al 2,3%
11° - I fondi aperti italiani scesi dal 3% al 2,8%
10° - Le obbligazioni salite dal 2,9% al 3,7%
8° a pari merito - Le gestioni patrimoniali mobiliari stabili al 5,1%
8° a pari merito - Le gestioni patrimoniali in fondi scese dal 5,4% al 5,1%
7° - I prodotti assicurativi Multiramo scesi dal 5,6% al 5,2%
6° - I prodotti Vita tradizionali scesi dal 6,7% al 5,8%
5° - Le azioni salite dal 6,6% al 6,8%
4° - I titoli di Stato saliti dal 3,8% al 7%
3° - Le polizze Unit Linked scese dal 12,9% al 12,5%
2° - La liquidità scesa dal 17,4% al 15,4%
1° - I fondi aperti stranieri scesi dal 24,7% al 24%
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