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Fee-Only Summit, consulenti under 35 protagonisti

10/31/2024 | Daniele Riosa

Il 30 ottobre, intervistati da Giulia Armellini di Consultique, sono saliti sul palco Thomas Bozzolan, Davide Gambarutti, Davide Tramontano e Marco Zanin


Il Fee-Only Summit di Verona è stata anche un’occasione per mettere al centro i giovani consulenti finanziari indipendenti. Mercoledì 30 ottobre sono saliti sul palco dell’evento veronese gli under 35 Thomas Bozzolan, Davide Gambarutti, Davide Tramontano e Marco Zanin. I quattro professionisti hanno risposto alle domande di Giulia Armellini, consulente finanziario indipendente in Consultique, che ha moderato il dibattito.

Thomas Bozzolan spiega che ha scelto la consulenza indipendente “dopo aver lavorato in una banca rete, in cui mi sentivo una figura prettamente commerciale, un venditore di prodotti che reputavo inefficienti. Diciamo, che non avrei mai inserito quegli strumenti finanziari nel mio portafoglio. Oggi, invece, il mio rapporto con i clienti è migliorato sensibilmente. Posso dire di essere diventato un punto di riferimento per loro”. Riguardo l’asset allocation, Bazzolan sottolinea che, “da consulente indipendente, c’è una maggiore cura nella costruzione del portafoglio e non vengo guidato da una logica prettamente commerciale. Non inserisco come una volta solo fondi, polizze unit linked e gestioni patrimoniali, ma guardo agli ETF, ai bond, agli ETN e a strumenti più efficienti”.

Davide Gambarutti ricorda che “da consulente finanziario bancario tradizionale avevo imposizioni e vincoli, offrivo un servizio per raggiungere sostanzialmente i miei obiettivi e meno quelli del cliente. Proponevo sempre gli stessi prodotti e una consulenza standardizzata. In definitiva non riuscivo ad esprimere le mie competenze. Da consulente indipendente do un servizio trasparente e porto valore al cliente. Raggiungere gli obiettivi che si è dato il cliente è la cosa che mi dà più  soddisfazione. Questa per me è una vera e propria missione”. Davide conclude dando qualche consiglio ai giovani che voglio intraprendere la professione: “Avere la vocazione per questo mestiere bellissimo e formarsi continuamente per soddisfare se stessi e le esigenze dei clienti”.

La storia di Davide Tramontano è particolare: “Sono un medico specialista in oncologia radioterapica, ma ho sempre avuto la passione per la finanza. Diciamo che sono un autodidatta della finanza. Ho scelto la consulenza indipendente perché l’ambito pubblico non mi si confaceva e così ho studiato per superare l’esame da consulente. Vengo da un mondo dove l’onestà è il primo valore: così come si informa il paziente è fondamentale informare il cliente. E’ molto importante fare questo lavoro libero dai conflitti di interesse”. Davide guarda ai giovani consulenti e spiega come la “multidisciplinarietà sia fondamentale, così come la capacità di relazionarsi al cliente usando un linguaggio semplice e  comprensibile. Per fare questa bellissima professione ci vuole anche uno spirito e una determinazione imprenditoriale”.

Marco Zanin, che proviene dal mondo industriale, ricorda che “in azienda mi sentivo stretto e mai avrei scelto una banca rete. Il mio obiettivo è creare valore aggiunto alle persone e ho deciso di intraprendere questa professione in  Consultique e partecipare al master”. Marco sottolinea come “il concetto di pianificazione per obiettivi sia l’unico modo sensato di fare questa professione perché permette di avere una visione a 360 gradi, considerando i giusti rischi, come investire il patrimonio di una persona. Inizialmente avevo dei dubbi su come impostare la pianificazione ma grazie alla certificazione CFP li ho fugati”.

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