Tempo di lettura: 3min
12/21/2024 | Carlo Emilio Esini*
La nostra epoca è ricca di fenomeni “nuovi” che sono sotto gli occhi di tutti ma anche di cambiamenti strutturali che hanno portato modificazioni qualitative e quantitative a fenomeni vecchi come il mondo: è il caso della truffa. E le truffe online sono il tipo di crimine più segnalato.
Tra le truffe online quelle a contenuto finanziario sono una componente assai rilevante per ragioni specifiche:
La vittima non è spesso culturalmente e tecnicamente in grado di difendersi né, a maggior ragione, di reagire perseguendo il truffatore o ottenendo un risarcimento. Nemmeno il nostro sistema poi è in grado di difendere davvero i cittadini da queste truffe:
Aggiungiamo che le dimensioni economiche del danno subito dalla vittima non sono normalmente particolarmente rilevanti con la conseguenza che i costi di eventuali iniziative spesso non si giustificano.
Questo vuoto potrebbe però essere riempito da uno strumento ad hoc creato e gestito a partire dalle competenze legali e finanziarie.
Immaginiamo una piattaforma di collaborazione digitale cui possano partecipare professionisti almeno di tutta Europa e sulla quale si possano scambiare informazioni, idee ed esperienze nonché gestire massivamente e a basso costo i claims di tutti, anche i piccoli, truffati. Con l’operatività transnazionale l’acquisizione di informazioni, lo svolgimento di ricerche, l’attività investigativa privata e l’utilizzo di più sistemi giudiziari sarebbero estremamente più efficienti e molto meno costosi che per un singolo operante da un unico paese.
Per partire basta un investimento in materiale informatico di poche decine di migliaia di euro ma ci vuole la voglia di farlo.
Ho voluto abbozzare qualche esempio ma credo che le opportunità non siano poche e con un po’ di fantasia sia possibile individuarle e coglierle.
Quello che dovrebbe ispirare davvero i miei amici consulenti è la forza del cambiamento di prospettiva: dopo aver lavorato per l’industria è arrivato il momento di passare nel campo opposto e, conoscendo il nemico, sfruttarne le debolezze a vantaggio delle vittime. Il che, diciamo la verità, aiuta a fare giustizia.
*partner Studio Legale Associato Esini & Esini
QUI è disponibile la prima parte di questo articolo
Articolo tratto dal numero di dicembre di ADVISOR,
disponibile in edicola oppure qui in abbonamento cartaceo o digitale
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie