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CF, cambiate mestiere (parte 2)

12/21/2024 | Carlo Emilio Esini*

Per non sprecare i propri talenti i più intraprendenti dovrebbero scartare di lato e passare finalmente senza esitazione dalla parte del cliente.


La nostra epoca è ricca di fenomeni “nuovi” che sono sotto gli occhi di tutti ma anche di cambiamenti strutturali che hanno portato modificazioni qualitative e quantitative a fenomeni vecchi come il mondo: è il caso della truffa. E le truffe online sono il tipo di crimine più segnalato. 

Tra le truffe online quelle a contenuto finanziario sono una componente assai rilevante per ragioni specifiche:

  1. l’operatività da fisica è divenuta quasi esclusivamente online in pochissimi anni anche per utenti del tutto impreparati all’uso degli strumenti necessari dei quali ignorano spesso anche i meccanismi base di funzionamento. Chi non è nativo digitale potrà essere in grado di usare un’app per fare un bonifico ma non ha la più pallida idea di come funzionino i protocolli di comunicazione utilizzati o il sistema operativo del suo pc;
  2. l’epopea dell’uomo qualunque senza competenze né mezzi che diventa miliardario grazie a fortunate speculazioni finanziarie è somministrata quotidianamente proprio nel mondo di mezzo della pubblicistica e nei forum dedicati a questo settore;
  3. la diffusione delle criptovalute con il loro evanescente alone di magia e la concreta mancanza di disciplina legale e di un serio apparato di controllo. 
     

La vittima non è spesso culturalmente e tecnicamente in grado di difendersi né, a maggior ragione, di reagire perseguendo il truffatore o ottenendo un risarcimento. Nemmeno il nostro sistema poi è in grado di difendere davvero i cittadini da queste truffe:

  • tecnicamente dipendiamo dai monopolisti USA (i c.d. GAFAM) e la sovranità digitale europea è destinata a restare un sogno; senza contare che, in mano all’attuale classe dirigente, uno strumento efficiente di controllo tramuterebbe la nostra esperienza online in un incubo alla 1984;
  • le azioni civili di risarcimento non sono solo costose e lunghissime, ma anche del tutto inutili se la controparte si trova, ad esempio, in Cambogia o posti simili;
  • sul piano penale le procure, salvo rarissime eccezioni, non hanno mezzi giuridici efficaci né volontà, né cultura tecnica, né tempo per occuparsene; le indagini restano per tre anni pendenti senza che accada nulla e poi vengono archiviate.


Aggiungiamo che le dimensioni economiche del danno subito dalla vittima non sono normalmente particolarmente rilevanti con la conseguenza che i costi di eventuali iniziative spesso non si giustificano.

Questo vuoto potrebbe però essere riempito da uno strumento ad hoc creato e gestito a partire dalle competenze legali e finanziarie.
Immaginiamo una piattaforma di collaborazione digitale cui possano partecipare professionisti almeno di tutta Europa e sulla quale si possano scambiare informazioni, idee ed esperienze nonché gestire massivamente e a basso costo i claims di tutti, anche i piccoli, truffati. Con l’operatività transnazionale l’acquisizione di informazioni, lo svolgimento di ricerche, l’attività investigativa privata e l’utilizzo di più sistemi giudiziari sarebbero estremamente più efficienti e molto meno costosi che per un singolo operante da un unico paese.

Per partire basta un investimento in materiale informatico di poche decine di migliaia di euro ma ci vuole la voglia di farlo.

Ho voluto abbozzare qualche esempio ma credo che le opportunità non siano poche e con un po’ di fantasia sia possibile individuarle e coglierle.

Quello che dovrebbe ispirare davvero i miei amici consulenti è la forza del cambiamento di prospettiva: dopo aver lavorato per l’industria è arrivato il momento di passare nel campo opposto e, conoscendo il nemico, sfruttarne le debolezze a vantaggio delle vittime. Il che, diciamo la verità, aiuta a fare giustizia.

*partner Studio Legale Associato Esini & Esini
QUI è disponibile la prima parte di questo articolo


Articolo tratto dal numero di dicembre di ADVISOR, 
disponibile in edicola oppure qui in abbonamento cartaceo o digitale


 

 

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