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2/9/2024 | Daniele Barzaghi
Lo sviluppo del wealth management è obiettivo prioritario di Mediobanca, come si legge nella relazione semestrale appena diffusa.
Il gruppo guidato da Alberto Nagel (in foto) vuole un “posizionamento distintivo nel Private investment banking”, supportato anche dalla nascita di Mediobanca Premier ufficializzata lo scorso 15 gennaio. Nell’ambito del wealth management Mediobanca rivendica infatti tre punti in particolare: il reclutamento di risorse senior, il riposizionamento dell’offerta e il lancio del nuovo brand.
Gli utili del segmento wealth segnalano una crescita a doppia cifra (+21,9%), raggiungendo i 100 milioni di euro, dopo una crescita dei ricavi del 12,4% a 457,8 milioni, miglioramento del Cost/Income (65,9%) e stabilità del CoR (7 bps). Il RoRWA (il ritorno sulle attività a rischio) della divisione sale al 3,6%.
Il rapporto tra le masse gestite e le masse amministrate cresce del 10% rispetto a giugno 2023, sfiorando i 66 miliardi con afflussi netti per 4,2 miliardi.
La nascita di Mediobanca Premier conferma l’intenzione di riposizionare la banca verso una fascia di clientela più elevata, oltre ad un potenziamento dell’offerta che farà leva sulle competenze delle fabbriche prodotto del gruppo. Il rebranding è atteso contribuire alla crescita del gruppo per circa 10 miliardi di maggiori asset tra giugno 2023 e giugno 2026.
Il modello di Private investment banking è stato rafforzato con circa 500 milioni di euro da eventi di liquidità, generati nel semestre da 15 operazioni Mid-Cap, di cui il 50% in collaborazione con il Corporate investment banking.
Riguardo al già menzionato potenziamento della struttura commerciale, sono state inserite nel semestre circa 50 figure senior, portando la forza commerciale a 1.253 professionisti, di cui 680 banker e 573 consulenti finanziari.
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