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A capo del private - Taddei racconta numeri, strategia e differenza di Ersel

3/20/2024 | Daniele Barzaghi

Prosegue il racconto dell'industria italiana del private banking di ADVISOR, coinvolgendone direttamente i protagonisti in interviste brevi e concrete


Federico Taddei (in foto), vice-direttore generale ed head of private banking del gruppo Ersel, coordina i circa 80 wealth manager della banca specializzata in clientela con patrimoni finanziari superiori ai 500.000 euro.

Proseguiamo con lui la mappatura dell'industria italiana del private banking, interloquendo direttamente con i protagonisti del mercato attraverso una serie di interviste brevi e concrete. (Qui le precedenti interviste, con Andrea Ghidoni di Intesa Sanpaolo PB, Marco Bernardi di Banca Generali, Giampaolo Stivella di Fineco e Stefano Volpato di Banca Mediolanum)

 

Federico Taddei, delineiamo quello che è oggi il perimetro della vostra struttura di private banking a partire dai numeri. Quanti private banker avete, quante masse gestite, qual è la vostra presenza territoriale tra filiali e presidi di natura diversa?

Oggi Ersel è una boutique con più di 20 miliardi di asset e conta su uno staff di 340 persone nelle sedi in Italia e all’estero, di cui 80 private banker. Attualmente è presente in cinque sedi Torino, Milano, Reggio Emilia, Bologna e Roma alle quali si è aggiunta la sede in Lussemburgo, specializzata nelle attività di wealth management, integrando nel proprio organico un nuovo team dedicato ai mercati nordici. 

 

Quali aspetti hanno caratterizzato la vostra azione nell’ultimo semestre? Su quali elementi vi state concentrando in particolare?

Abbiamo consolidato il nostro percorso di crescita con l’ingresso di nuovi banker a Milano, Torino e in Lussemburgo, dove è stato costituito un primo importante nucleo di clientela internazionale principalmente del nord Europa. 

Abbiamo rafforzato la piattaforma completa di wealth management, potenziando i servizi core di investimento come la gamma GP con linee multimandato, la consulenza evoluta a pagamento, l’offerta di certificate e CLN (Credit Link Notes), i club deal e i servizi complementari con family office attraverso la fiduciaria Simon. Completano questi servizi il training advisory e la filantropia.

Ersel ha investito anche in tecnologia e innovazione, apportando miglioramenti significativi nella customer experience del cliente con firma OTP, nella web collaboration, nel CRM aziendale ad uso dei banker e del marketing/comunicazione con l’ulteriore upgrade di Microsoft Dynamics. 

 

Come spiegare a un cittadino risparmiatore o a un private banker concorrente cosa distingue il vostro modello dall’offerta delle altre banche? 

La nostra dimensione ci consente di creare una forte sinergia tra il mondo dell’asset management e quello del private banking, avendo sempre una prospettiva generale dei mercati e dei fenomeni che li caratterizzano. Siamo il punto di riferimento del wealth management in Italia e rappresentiamo un buon connubio di solidità istituzionale abbinata alla capacità di saper lavorare con flessibilità accanto al cliente, erogando soluzioni di investimento adeguate al contesto e alle esigenze della nostra clientela: dal private banking all’asset management, dal servizio fiduciario e di family office alla distribuzione online di fondi comuni di investimento. 

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