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10/25/2011 | Marcella Persola
Mattone ancora preferito, ma meglio i titoli di stato. Gli italiani, nel corso della ricerca realizzata da Acri e Ipsos, presentata in occasione della 87a giornata mondiale del risparmio hanno indicato le loro preferenze verso gli investimenti.
Nel 2011, in controtendenza rispetto al 2010, è aumentata dal 21% al 24%, la percentuale di italiani che preferiscono investire una piccola parte dei propri risparmi a discapito di chi li tiene a casa o sul conto corrente (scendono dal 68% al 64%). La causa potrebbe essere individuata nell'aumento dei rendimenti dei titoli di stato e delle obbligazioni, ma anche nella ripresa dell'inflazione.
La vecchia e dolce casa resta l'investimento preferito dagli italiani, ma la percentuale di chi lo sceglie è diminuita di oltre dieci punti percentuali in un solo anno (dal 54% al 43%), tornando sui livelli del 2001. Il decremento è più evidente nel Nord Est e nel Centro, dopo che nel 2010 c'era stato un calo significativo nel Nord Ovest, che oggi si mostra più stabile. Tra coloro che hanno effettivamente risparmiato nel 2011, e che quindi esprimono un giudizio molto prossimo alle effettive intenzioni, il crollo delle preferenze per gli immobiliari è ancora più evidente: dal 58% al 41%, a tutto vantaggio di investimenti considerati più sicuri (titoli di stato e obbligazioni).
In conclusione, gli italiani continuano a ritenere fondamentale la bassa rischiosità la solidità dell'investimento nel "mattone", anche perché ritengono che le tutele nei confronti del risparmio siano a oggi poco efficaci (59%) e anche per il futuro le prospettive non sono rosee: oltre la metà del campione ritiene che nei prossimi 5 anni il consumatore sarà meno tutelato, con un incremento di 10 punti percentuali rispetto al 2010 (56% vs 46%).
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