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10/3/2024 | Daniele Barzaghi
I criteri di sostenibilità ESG hanno ormai assunto rilevanza crescente nella nomina degli amministratori e dei board delle società quotate oltre che - e questo forse è meno evidente - nella definizione delle politiche di remunerazione degli amministratori delegati: nell'ultimo anno sono stati determinanti in 137 casi (127 nell'anno precedente).
Lo attesta l’ultimo “Rapporto Consob sulla rendicontazione non finanziaria” appena diffuso dall'ente presieduto da Paolo Savona (in foto), secondo cui “emerge evidente un’attenzione crescente per le questioni connesse con l’impatto ambientale e sociale delle attività d’impresa e con le buone pratiche del governo societario”.
La fotografia scattata dalla Consob sulla base delle dichiarazioni non finanziarie (DNF) pubblicate nel 2023, sottolinea inoltre che nel 66,7% dei casi (50% l'anno prima) i consigli di amministrazione sono stati coinvolti nella definizione dei temi non finanziari più rilevanti: la percentuale più alta dal 2019, primo anno di rilevazione. E cresce anche il coinvolgimento degli altri stakeholder, gli altri portatori d’interesse, come dipendenti e investitori.
A partire dal 2025, per effetto del recepimento della normativa europea, la Corporate Sustainability Reporting Directive, i temi di sostenibilità dovranno confluire in una apposita sezione della relazione di gestione, a corredo del bilancio.
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