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Italia 2020, sarà difficile ripetere le performance dello scorso anno

1/13/2020

Al 30 dicembre 2019 l’indice Eurostoxx con dividendi reinvestiti ha messo a segno una performance per l’anno del 27%. Quest'anno sarà tutto più complicato secondo l'analisi di AXA IM


Un 2019 irripetibile, verrebbe da dire. O almeno una performance che non si vedeva da 10 anni, spinta da diverse ragioni come la decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi tre volte durante lo scorso anno. Questo contesto ha alimentato la caccia al rendimento degli investitori, sempre più in difficoltà a cercare yield nel mercato dei governativi e quindi spinti ad aumentare il rischio nei loro portafogli, guardando anche al mercato azionario.

Se si guarda all'Eurona, spiega Gilles Guibout, gestore del fondo PIR AXA WF Framlington Italy, AXA Investment Managers "il mercato italiano è stato il migliore e, ancora una volta, l’Italia si è confermata un amplificatore delle tendenze nella regione. Al 30 dicembre 2019 l’indice Eurostoxx con dividendi reinvestiti ha messo a segno una performance per l’anno del 27%, mentre nello stesso periodo il Ftse Italia All Share con dividendi reinvestiti ha guadagnato il 31,1%".

 

Cosa ci riserverà dunque il 2020? Per il nostro paese sarà difficile una simile performance perché i Btp hanno poco spazio per una ulteriore compressione dello spread. "I tassi erano scesi già nel primo semestre 2019, discesa che poi si è amplificata con il cambio di governo (Conte 2). A inizio anno, infatti, il Btp era su livelli massimi, a 280 punti base, poi è sceso a 230 punti base a fine giugno, malgrado l’incertezza sul governo formato dopo le elezioni, con l’improbabile alleanza Lega-Movimento 5 Stelle, prima di crollare ulteriormente chiudendo l’anno a 140 punti di base. Questa discesa del Btp ha fatto da supporto alla performance del mercato italiano".

 

Cosa dobbiamo aspettarci nel breve termine? Guibout spiega che: "Alcuni titoli potrebbero reagire alle prime pubblicazioni dei risultati societari annuali, tuttavia solo un reale cambiamento della percezione del rischio politico potrebbe portare movimenti significativi dell’intero mercato. In questo contesto, come spesso sottolineiamo, conviene essere selettivi nella scelta dei titoli e privilegiare quelle società che offrono un potenziale di crescita del giro d’affari o dei margini, unica garanzia della capacità di generare risultati e dividendi sul lungo periodo".

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