Tempo di lettura: 2min

IT, non seguite le mode ma i dividendi

4/5/2017

Questa la raccomandazione di WisdomTree, che suggerisce come sfruttare un approccio ponderato sui dividendi consente di generare alti rendimenti


Nuove IPO come quella di Snapchat suggeriscono che il ciclo di vita della tecnologia è piuttosto breve e, a meno che non si continui a innovare, il rischio di fallire è dietro l’angolo. Questo è il motivo per cui, quando parliamo di titoli azionari tecnologici maturi, come Google e Facebook, risulta evidente come, per restare rilevanti, queste società abbiano continuato a investire e diversificare.

 

La ragione per la quale la tecnologia è interessante è la sua capacità di garantire crescita e, a uno stadio avanzato, dividendi. Da questo punto di vista, sfruttare un approccio ponderato sui dividendi consente di generare alti rendimenti, spesso con una volatilità contenuta rispetto alle tradizionali strategie basate sulla capitalizzazione. Da un confronto con queste ultime, WisdomTree ha registrato come sia possibile generare alti ritorni riducendo la volatilità, investendo solamente in azioni di società che pagano dividendi, ponderandole annualmente sulla base del valore in dollaro del dividendo piuttosto che sul loro valore di mercato.

 

“A WisdomTree ponderiamo gli Etf sui dividendi anche perché crediamo che questo fondamentale offra una misura più oggettiva sullo stato, il valore e la profittabilità della società, rispetto al semplice prezzo della singola azione. Per i nostri Etf che utilizzano un approccio focalizzato sui dividendi usiamo metodologie di ponderazione proprietarie sviluppate per amplificare gli effetti che i fondamentali – come i dividendi – hanno sulle caratteristiche dei rischi e dei rendimenti. Titoli più redditizi come Google e Alphabet dovrebbero essere nel radar degli investitori interessati a costruire il proprio portafoglio attraverso azioni che stanno per pagare dividendi”, commenta Viktor Nossek, direttore della ricerca di WisdomTree in Europa.

 

“In ogni caso è necessario prestare attenzione perché è importante valutare la capacità della società di pagare dividendi regolarmente, anno dopo anno. Per quanto riguarda il tema fiscale, molte società tecnologiche si registrano in paradisi fiscali per evitare di pagare tasse troppo alte. Crediamo che comunque, anche se si dovessero trovare a subire un’imposizione fiscale elevata, arriverebbero in ogni caso a pagare un dividendo rilevante. Rimane da vedere cosa accadrà se Trump abbasserà le tasse societarie negli USA: non è facilmente prevedibile, infatti, se ciò si tradurrebbe in maggiori investimenti o nel pagamento di uno speciale dividendo una tantum. In entrambi casi, comunque, crediamo che le prospettive per il prezzo delle azioni sia rialzista”, conclude Nossek.

Condividi

Seguici sui social

Cerchi qualcosa in particolare?