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Columbia Threadneedle Investments: giochiamo una partita a lungo termine

11/2/2020 | Marcella Persola

L'impatto economico del virus sarà probabilmente lungo e prolungato e si farà sentire ancora di più a mano a mano che le misure di stimolo svaniranno. È quindi probabile che i mercati continuino a rimanere volatili nei prossimi mesi, sottolinea David Dudding, portfolio manager della società.


"Abbiate paura quando gli altri sono avidi e siate avidi quando gli altri hanno paura". Sembra che il vecchio adagio famoso sui mercati non possa che trovare giusta applicazione oggi. Così la pensa anche  di Columbia Threadneedle Investments e gestore del fondo Threadneedle (Lux) Global Focus 1 che racconta quali sono oggi le opportunità più interessanti per chi non vuole farsi spaventare. 

 

Da marzo di quest’anno il tema caldo sui mercati è e sembra destinato a restare ancora a lungo la pandemia. Questa seconda ondata di contagi che si sta abbattendo sulle economie mondiali che ripercussioni avrà? 

Il clima di incertezza che aleggia da mesi rende difficile fare previsioni. La risposta più semplice e sincera è che non possiamo sapere quali saranno le ripercussioni reali che un secondo focolaio di Covid avrà sulle economie. Sappiamo che ci sono settori che già sono stati penalizzati durante il precedente lockdown che risentiranno ancora delle nuove misure prese dai Governi. Fra questi, ad esempio, l'industria del tempo libero e dei trasporti saranno ovviamente quelle che ne risentiranno di più, e i settori percepiti come vincenti, favoriti dal "resta a casa", continueranno a ottenere ottime performance. È evidente, quindi, che si possa ipotizzare, a buon titolo, una un'esacerbazione delle tendenze che abbiamo già visto in atto nei mesi precedenti. Ciò che è meno prevedibile, tuttavia, è quanto di questo sia già incorporato nei prezzi delle azioni. I titoli tecnologici, ad esempio, hanno già performato molto bene. Sarebbe anche importante capire quanto spazio di manovra abbiano i Governi per continuare a gestire le ricadute dell'epidemia, ma ovviamente non è possibile prevederlo. Tuttavia, appare molto probabile che si protrarrà la politica dei bassi tassi d'interesse. La reazione varierà ovviamente da paese a paese, e molto dipenderà dal successo o meno della lotta al virus. La Cina, ad esempio, è già tornata a registrare una crescita del Pil. Riteniamo che questo periodo storico abbia messo in luce ancora una volta la validità del nostro approccio di gestione che mira alla ricerca di aziende di qualità, con un vantaggio competitivo sostenibile e che siano in grado di far crescere con continuità i propri guadagni, superando addirittura la media di mercato e che non dipendano dall’andamento economico generale.

 

Nonostante questo clima di incertezza, ci sono dei porti sicuri o, addirittura, delle occasioni per gli investitori?

Se già in condizioni favorevoli è difficile parlare di investimento sicuro, in questo momento di elevata volatilità dei mercati e incertezza generalizzata diventa ancora più complicato. La pandemia ha acceso ancora di più i riflettori sull'investimento value, un approccio che punta alla ricerca di aziende sottovalutate, partendo dal presupposto che il prezzo delle loro azioni potrebbe a un certo punto tornare a livelli medi. Il problema è che, a causa di Covid-19, nessuno sa se o quando se si tornerà ai giorni pre-virus, quindi è difficile sapere dove si trova quella media. Nel breve, se ci saranno, i rendimenti saranno, con grossa probabilità, estremamente bassi. È comunque possibile trovare molte opportunità per gli investitori. C’è un vecchio adagio che recita: "Abbiate paura quando gli altri sono avidi e siate avidi quando gli altri hanno paura". E in questo momento il mercato sembra piuttosto impaurito. Ci sono aree e settori che sembrano più promettenti: sappiamo che oltre la metà della popolazione mondiale vive in Asia e che si stanno arricchendo, sappiamo che la popolazione mondiale sta invecchiando e per questo avranno sempre più bisogno di fare ricorso al settore della sanità, e sappiamo anche che stiamo assistendo a una continua "digitalizzazione" dell'economia. Il nostro obiettivo è continuare a giocare una partita nel lungo termine e a investire in società di qualità, tenendo comunque conto della continua volatilità del mercato a breve termine.

 

È stato fatto abbastanza da parte dei Governi, della autorità competente e dalla banche Centrali per sostenere l’economia? Ci sono settori che hanno maggiormente beneficiato di altri di questi aiuti?

 

A oggi, i governi di tutto il mondo hanno fatto un buon lavoro nel cercare di stabilizzare o stimolare le economie. Un aspetto che può destare preoccupazione è che l'impatto economico del virus sarà probabilmente lungo e prolungato e si farà sentire ancora di più a mano a mano che le misure di stimolo svaniranno. È quindi probabile che i mercati continuino a rimanere volatili nei prossimi mesi, con Covid-19 che continua a dominare i titoli dei giornali. Ma la verità è, anche in questo caso, che non abbiamo davvero modo di sapere se i Governi e le Banche Centrali hanno fatto abbastanza per sostenere l'economia fino a quando la crisi non sarà finita. Gli storici ne discuteranno senza dubbio per gli anni a venire. La cosa positiva è che i Governi di tutto il mondo sanno che la conseguenza peggiore sarebbe un forte aumento della disoccupazione a lungo termine e si stanno quindi mobilitando per scongiurare questo scenario. Tuttavia, ciò probabilmente significa anche che si stanno sprecando delle risorse, dando sostegno anche a industrie considerate "al tramonto" e che sono comunque arrivate al loro declino.

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