UBS Asset Management ha annunciato i risultati di un ampio studio condotto a livello globale dal The Economist Intelligence Unit (EIU), dal titolo “Resetting the agenda - How ESG is shaping our future”. L’Intelligence Unit ha intervistato 450 investitori istituzionali in tutto il mondo con l’obiettivo di verificare se i criteri ESG siano ancora una priorità delle loro agende, al momento incentrate sulle ripercussioni che la pandemia di Covid-19 ha avuto sui mercati.

 

Dalla ricerca emerge che: almeno tre quarti degli intervistati ritiene che i propri investimenti integrati con fattori ESG abbiano registrato una sovra performance finanziaria rispetto agli investimenti tradizionali già nei tre anni precedenti al 2020; tre quarti degli investitori intervistati concordano sul fatto che la pandemia ha acuito il loro interesse per i criteri ESG. Fin da inizio 2020, si stima che i driver per un’ulteriore integrazione dei criteri ESG siano cambiati, in scia alle ampie conseguenze della pandemia di Covid-19. In termini di fattori ESG considerati, si notano delle piccole differenze tra le aree oggetto della ricerca; gli investitori del Nord America sembrano essere in vantaggio rispetto a quelli di altri paesi in termini di integrazione dei criteri ESG; i timori relativi al programma di sostenibilità si riflettono nelle tematiche sulle quali gli intervistati intendono investire.

 

Giovanni Papini (nella foto), country head di UBS Asset Management Italia, ha commentato : “I risultati di questo ultimo studio non fanno altro che dimostrare il consolidamento di un trend che noi avevamo già intercettato da tempo e che abbiamo visto prendere piede velocemente anche sul mercato italiano. L’integrazione dei fattori ESG negli investimenti, infatti, è chiaramente ad oggi una priorità per gli investitori, che utilizzano le proprie risorse finanziare con una nuova consapevolezza. UBS, conscia dell’importanza di questo nuovo paradigma, già da molto tempo ha intrapreso un percorso che aiuti gli investitori ad andare verso un business sempre più sostenibile e con un impatto positivo sul pianeta”.