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La trasparenza per un CF e per un educatore finanziario

12/19/2024 | Redazione ADVISOR

"Essenziale che il consulente comunichi il proprio ruolo e il modello di remunerazione" scrivono NAFOP e AssoSCF


La trasparenza è un valore fondamentale nella consulenza finanziaria e nella comunicazione di contenuti finanziari e rappresenta il pilastro su cui si costruisce la fiducia tra consulenti e clienti” scrivono NAFOP e AssoSCF in una nota recentemente diffusa per sottolineare l'importanza di una comunicazione chiara e trasparente in ogni interazione professionale. 

“La trasparenza, in questo contesto, si riferisce alla chiarezza e alla completezza delle informazioni fornite da un consulente finanziario. In particolare, è essenziale che il consulente comunichi chiaramente il proprio ruolo: lavora individualmente o con collaboratori? Collabora con una società di consulenza finanziaria? Lavora all’interno di una filiale bancaria? È inserito all’interno di una rete commerciale? È un professionista a partita IVA, un agente con mandato o un dipendente?” segnalano le due associazioni di consulenti finanziari autonomi.

“Inoltre, è fondamentale che sia chiaro il suo modello di remunerazione: riceve una remunerazione legata ai prodotti che raccomanda? In che misura la sua remunerazione è legata ai prodotti che raccomanda? In che misura l’organizzazione con cui collabora riceve una remunerazione legata ai prodotti che raccomanda?”

“Un consulente finanziario autonomo deve dichiarare esplicitamente di essere remunerato esclusivamente dal cliente” rimarcano NAFOP e Assoscf. “Questo significa che non riceve, per la prestazione del servizio di consulenza, commissioni o incentivi da prodotti finanziari, da istituzioni bancarie e in generale da qualsiasi soggetto terzo, garantendo così che i consigli forniti siano incentrati esclusivamente sul miglior interesse del cliente. Allo stesso modo, anche un consulente collegato ad una banca o ad una rete di distribuzione deve dichiarare chiaramente di lavorare per una banca e/o per una rete e di quali e quanti incentivi può usufruire, legati ai prodotti o alle politiche commerciali della sua mandante”. 

“La trasparenza è altrettanto importante nel contesto della formazione e dell'educazione finanziaria” prosegue la nota, focalizzandosi su un tema molto dibattuto, pensando anche a chi dovrà fare educazione finanziaria non solo agli adulti, ma anche nelle scuole: “Un educatore finanziario deve dichiarare se è indipendente o se lavora per un'istituzione finanziaria. Questo è essenziale perché gli studenti e i partecipanti ai corsi devono poter valutare la neutralità e l'imparzialità delle informazioni ricevute. Comunicare chiaramente il proprio ruolo è un segno di integrità e responsabilità".

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