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11/18/2024 | Redazione ADVISOR
“Enasarco è una nota estremamente importante di questa legislatura, siamo arrivati alla presidenza con grande fatica. Questa avventura è finità però in maniera non adeguata. C’è stata una situazione tutt’altro che gradevole nei rapporti tra l’ex presidente Alfonsino Mei e il cda dell’assemblea. L’ associazione, in passato, non si è espressa chiaramente su quello che è accaduto semplicemente per un motivo: perché quello che è accaduto stava accadendo e Anasf non ha mai assunto posizioni da curva, ma ha assunto posizioni istituzionali e responsabili rispetto a un tema per il qual non dobbiamo e non possiamo permetterci di sbagliare”. Così Luigi Conte, presidente di Anasf, ha ripercorso la questione Enasarco durante l’apertura dei lavori del XII Congresso Nazionale Anasf di Napoli.
Conte ricorda che, dalla ricognizione fatta il 13 novembre, durante l’audizione in Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale dal sottosegretario Claudio Durigon, “sembra emergere che l’assemblea dei delegati della stessa fondazione abbia disposto la decadenza di Alfonsino Mei col 96 per cento dei voti favorevoli. Quella decadenza riguarda la figura del consigliere Mei già destituito come presidente dal cda. Naturalmente, quella stessa assemblea, ha provveduto, cosa non scontata per motivi tecnici, alla contestuale sostituzione di Mei col presidente emerito Maurizio Bufi, che rappresenterà, nel cda di Enasarco, l’associazione. E’ per noi un onore averlo come rappresentante, fermo restando che il ruolo di presidente è stato affidato al consigliere Mirizzi che fino a fine legislatura porterà avanti il mandato. Quindi, questa ricostruzione, evidenzia che l’assemblea ha anche mosso verso il consigliere uscente Mei un’azione di responsabilità rispetto alla quale cercheremo di fare chiarezza e ci auguriamo che ne possa uscire senza problemi. Ma nella realtà dei fatti, l’attivazione di potenziali procedimenti giudiziari nei suoi confronti, non appare riferibile all’attività associativa, ma ad una strettamente personale”.
“Naturalmente - conclude Conte - l’associazione attiverà tutti i canali opportuni per verificare quello che accadrà e si regolerà di conseguenza a tutela della stessa e della dignità di ogni associato. Questo è fondamentale perché, in caso di questioni delicate, quando Anasf viene rappresentata verso l’esterno, il primo intendimento deve essere quello di proteggerla. L’interesse personale non deve mai essere messo al di sopra di quello associativo”.
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