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Orcel (UniCredit): Banco BPM e Commerzbank riveleranno l'integrazione bancaria europea

12/20/2024 | Daniele Barzaghi

L'amministratore delegato della seconda banca italiana è intervenuto sulle pagine del britannico Financial Times


Le operazioni su Banco BPM e Commerzbank saranno un banco di prova per verificare concretamente i propositi di integrazione bancaria dell'Unione Europea: è l'opinione (nonchè guanto di sfida) espressa oggi da Andrea Orcel (in foto), numero uno di UniCredit, sulle pagine del Financial Times.

Ha citato Ken Griffin, fondatore del potente hedge fund Citadel Securities, che aveva recentemente definito l'Europa "letargica rispetto agli Stati Uniti", con numeri pro capite "orribili": in sintesi “L'Europa sta scomparendo”. 

“Quando i principali finanziatori statunitensi esprimono un simile giudizio sul nostro continente è tempo di svegliarsi e reagire” è stato lo sprone dell'amministratore delegato della seconda banca italiana.

Orcel ha avvertito che senza unire risorse critiche e stimolare la crescita strutturale, l'UE rischia di perdere terreno rispetto ad altri blocchi economici, nonché le sue capacità di innovazione e creatività. Questo potrebbe compromettere i livelli di vita e le libertà fondamentali europee, nonchè il ruolo globale del continente.

Nelle parole del banchiere l'investimento di UniCredit in Commerzbank e l'offerta per Banco BPM, che hanno incontrato una forte resistenza istituzionale ancor prima che commerciale, derivano dalla convinzione che servano banche più forti per l'Europa. E saranno casi di studio per valutare se l'UE sia veramente intenzionata a perseguire una maggiore integrazione bancaria.

“Senza convergenza, assisteremo a un ritardo negli investimenti, a una creazione di ricchezza bloccata e a un crescente divario tra noi e gli altri blocchi. I giovani lasceranno il nostro continente in cerca di opportunità altrove” ha proseguio Orcel.

“Una maggiore portata paneuropea comporta economie di scala e competenze a livello europeo. Significa una maggiore distribuzione di capitali alle imprese che hanno bisogno di finanziamenti per crescere e più opzioni per raccogliere denaro, anche attraverso i mercati dei capitali. Significa che le imprese più ambiziose e in crescita possono collegarsi ai flussi commerciali e accedere a nuovi mercati, soprattutto all'interno dell'UE. Significa maggiori investimenti in prodotti e servizi a sostegno dei risparmiatori. E significa banche più forti, più resistenti e più affidabili”.

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