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Ghidoni (Fideuram): le 3 fasi del rapporto tra banker e imprenditore

11/26/2024 | Daniele Barzaghi

“L’elemento che distingue il private banking rispetto a chi fa banca tradizionale è che noi parliamo direttamente con i titolari delle aziende"


L’elemento che distingue il private banking rispetto a chi fa banca tradizionale è che noi parliamo direttamente con gli imprenditori, mentre chi si è occupato storicamente delle aziende, in genere per i finanziamenti, parlava con la loro struttura, coi direttori finanziari” ha sottolineato Andrea Ghidoni (in foto sopra), vicepresidente AIPB nonchè responsabile della rete e del coordinamento commerciale di Fideuram ISPB, durante la sessione “PMI longeve: il valore della consulenza Private” (in foto sotto) del XX Forum AIPB Sessione moderata dall'avvocato Leo De Rosa e che ha raccolto anch gli interventi di Antonella Massari, segretario generale di AIPB, Marco Trevisan, presidente Confapi Padova (Pmi), Barbara Lunghi, Head of Primary Markets Borsa Italiana - Euronext Group, e di Philippe Minard, direttore Investimenti Anima Alternative SGR.

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“Il rapporto tra un private banker e un imprenditore vede tre grandi macro-fasi” ha ripreso Ghidoni: “il periodo di affiancamento all'industriale, mentre questi è impegnato a guidare la propria azienda; il momento del cambiamento, della trasformazione dell'azienda, che si traduce in un passaggio generazionale o in una cessione; e la fase successiva, quando l'imprenditore ha tempo a disposizione, è molto attivo e partecipe e lo si può coinvolgere appieno nei suoi investimenti. Ad esempio parlando di mercati privati, un mondo molto correlato e vicino a chi ha guidato un'azienda per anni”.

“Quando ci sono questi momenti di evoluzione è fondamentale per il banker controllare in primis la propria emotività e poi, naturalmente, quella del cliente. Dobbiamo riuscire a trasmettere la serenità necessaria per portare gli assistiti a valutare forme di investimento che prima ignoravano”.

Più si abbassano i tassi di interesse, e mi sembra che siano tutti d'accordo che sarà una costante per i prossimi mesi” ha evidenziato il responsabile della rete Fideuram ISPB, “più gli acquirenti saranno disposti a spendere per comprare aziende e si creeranno molti liquidity event che i private banker dovranno essere in grado di gestire”.

“La strategia migliore è quella di lavorare in team, unendo le diverse competenze” ha concluso Andrea Ghidoni rivolgendosi alla platea in cui ha riconoscciuto “esperti di prodotti assicurativi nazionali e internazionali, di piattaforme, di lusso e immobiliare. Oltre a veterani dell'investment banking, di certificati, nonchè professionisti legali, fiscali, del mondo dei trust, di corporate e investment banking e di certo mi sto dimenticando qualcuno. Ecco, per gestire questi momenti, c'è bisogno di tutto questo".

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