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Standard Ethics con Patuelli: criteri Esg troppo rigidi

1/24/2025 | Daniele Barzaghi

Il tema impatta direttamente le banche, al momento di autorizzare un prestito a un'impresa


L'agenzia di rating Standard Ethics ha condiviso la posizione del presidente ABI Antonio Patuelli (in foto), secondo cui l'Unione Europea dovrebbe indicare criteri ESG meno stringenti nella valutazione delle aziende. Una messa in discussione della linea finora perseguita a Bruxelles che non può far pensare a un allineamento degli operatori alle tesi del nuovo presidente degli Stati Uniti.

Il numero uno dell'associazione dei banchieri italiani è intervenuto sul tema evidenziando l'impatto enorme per gli istituti di credito che nel momento di autorizzare un prestito a un'impresa si devono attenere a tali criteri e ai conseguenti rating emessi dalle agenzie.

La nascita del futuro Albo delle agenzie di rating ESG previsto dall'Unione Europea “dovrebbe agevolare la nascita di soggetti indipendenti a vantaggio di valutazioni terze sulla sostenibilità delle aziende ed evitare il rischio che le banche siano appesantite da ulteriori obblighi procedurali e legali” ha segnalato in una nota Standard Ethics.

Secondo l'agenzia, le valutazioni ESG non dovrebbero essere ridotte a certificazioni o analisi meccaniche ma dovrebbero tenere conto del contesto generale, mantenendo l'onere di garantire assenza di conflitti d'interesse e trasparenza.

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