Tempo di lettura: 2min
1/27/2025 | Marcella Persola
Adottare degli standard di rendicontazione uniformi per rendere l'UE più competitiva. È questo uno degli obiettivi che EFAMA si è posta nel dialogo con la Commissione Europea sul quadro della rendicontazione della sostenibilità.
Secondo l'associazione europea del risparmio gestito per integrare le considerazioni ESG nelle decisioni di investimento, i gestori patrimoniali hanno bisogno di informazioni affidabili, comparabili e standardizzate sull'andamento delle società rispetto a criteri di sostenibilità predefiniti. Allo stesso tempo, i gestori patrimoniali necessitano di dati aziendali ESG migliori per adempiere agli obblighi di rendicontazione previsti dalla tassonomia e dall'SFDR.
Per questo nel corso del Consiglio direttivo di EFAMA che si è riunito a Bruxelles, mercoledì scorso, si è discusso del programma di semplificazione normativa e di competitività della Commissione europea, di cui si sente il bisogno. Tra questi, l'imminente proposta Omnibus di “semplificazione” della Commissione, che mira a ridurre l'onere di rendicontazione della sostenibilità per le aziende dell'UE e a renderle più competitive in un mondo in rapida evoluzione.
Affinché questo esercizio abbia successo sia per le imprese che per gli investitori, la Commissione deve garantire definizioni e requisiti di rendicontazione coerenti tra le legislazioni europee esistenti. Ciò include non solo la direttiva sulla due diligence per la sostenibilità delle imprese (CSDD) e la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD), ma anche il regolamento sulla divulgazione della finanza sostenibile (SFDR).
L'industria europea della gestione degli investimenti chiede inoltre una conferma urgente del fatto che le società di gestione degli asset non sono tenute a includere gli asset dei clienti nell'ambito della propria rendicontazione CSRD. Si tratta di un aspetto cruciale in quanto, mentre il testo della CSRD esclude giustamente i prodotti dei fondi (fondi UCITS e FIA) dalla rendicontazione, non è sufficientemente chiaro che gli investimenti dei clienti - che non fanno parte del bilancio di un asset manager data la natura di agenzia della sua attività - non devono essere considerati parte della sua “catena del valore”.
L'EFAMA si dice favorevole all'ampliamento dell'ambito di applicazione delle entità e all'adozione di standard di rendicontazione di sostenibilità obbligatori nell'UE nell'ambito della proposta di direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese. Le informazioni sulla sostenibilità divulgate ai sensi della CSRD dovrebbero essere successivamente centralizzate in un punto di accesso unico europeo accessibile al pubblico. Allo stesso tempo, l'UE dovrebbe incoraggiare gli sviluppi verso un ecosistema armonizzato di divulgazione della sostenibilità a livello globale. Per garantire coerenza, trasparenza e responsabilità, chiediamo anche lo sviluppo di un quadro normativo europeo per i fornitori di dati, ricerche e valutazioni sulla sostenibilità.
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie