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1/3/2025 | Paola Sacerdote
Dopo oltre un anno dalla legge di Bilancio che lo ha previsto, inizia a prendere forma il fondo salva-polizze, ideato per mettere in sicurezza i clienti che detengono polizze-vita in caso di default delle imprese, una rete protettiva analoga a quanto già esiste per i conti correnti, voluta dal Governo dopo la crisi di Eurovita nel 2023.
Come riporta MF-Milano Finanza, lo stanziamento iniziale del fondo di garanzia assicurativo dei rami vita è di 300 milioni di euro, e dovrebbe arrivare, a regime, a superare i 3 miliardi nei prossimi 10 anni. Il fondo sarà costruito in percentuale del giro d’affari delle compagnie partendo dallo 0,4 per mille per arrivare allo 0,4% delle riserve Vita, e mira a rendere automatico il rimborso fino a 100.000 euro per ciascun avente diritto in caso di liquidazione coatta di un’impresa.
Il compito di stilare lo statuto che regolerà nel dettaglio le modalità di intervento del fondo è stato affidato al comitato di gestione provvisoria, composto da 5 membri e costituito lo scorso 13 dicembre. Non è un caso che a farne parte ci siano 4 manager delle imprese che hanno salvato Eurovita: Paola Petrafesa (ceo di Allianz Bank e vice direttore di Allianz in Italia, nella foto), Benedetta Sanesi (general counsel di Poste Vita), Andrea Mencattini (presidente di Alleanza assicurazioni del gruppo Generali) e Luca Zaccherini (cfo di Unipol). Gianluca La Calce, responsabile marketing di Banca Fideuram, è stato nominato in rappresentanza degli intermediari, chiamati anch’essi dalla legge ad alimentare il fondo, in ragione di un quinto del totale.
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