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5/23/2024 | Redazione ADVISOR
MainStreet Partners, data provider londinese specializzato in ESG e dati di impatto, ha pubblicato l’ultima edizione del report sui GSS (Green, Social, Sustainability e Sustainability-Linked) Bond. Il report evidenzia importanti variazioni a livello geografico nel modo in cui i governi allocano i proventi dei GSS Bond: in Asia vengono preferiti i Green Buildings, in Europa i mezzi di trasporto pulito, e in Africa l’infrastruttura per la gestione dell’acqua, rispettivamente al 30%, 43% e 39% del capitale reperito (e speso) tramite GSS Bond.
I GSS Bond sovrani sono usati per un insieme più ampio di progetti, potendo avere così un impatto positivo in alcune aree, generalmente “sottofinanziate”. Rispetto al mondo “corporate”, i GSS Bond sovrani sono meno indirizzati a finanziare progetti di energia rinnovabile – il che produce quindi un allineamento medio alla Tassonomia Europea ben inferiore (del 31% contro il 59% dei GSS Bond corporate).
Pietro Sette, direttore del team di ricerca GSS Bond di MainStreet Partners, ha dichiarato: “Non c’è alcun dubbio che dall’Accordo di Parigi del 2015 ad oggi, i miglioramenti delle principali economie rispetto agli SDG siano stati molto limitati: l’ONU ha infatti calcolato che quasi la metà degli obiettivi hanno registrato un “lieve” progresso, mentre i restanti quasi non hanno riportato alcun progresso o sono regrediti.
Altre fonti dati rivelano che la riduzione media delle emissioni di gas serra tra il 2015 ed il 2022 sia stata solo del 7%.
In questo contesto, i Green Bond sono la dimostrazione di come il settore pubblico e quello privato insieme possano facilitare un maggiore impatto ambientale positivo nei settori più importanti dell’economia. Il Regno Unito ne è un ottimo esempio: il Paese ha emesso l’equivalente di circa 50 miliardi di euro in Green Bond e il 51% del capitale è stato dedicato a progetti di trasporto pulito. Infatti, sebbene il Paese abbia registrato un calo del 48% delle proprie emissioni di CO2 tra il 1990 e il 2021, le emissioni provenienti dal settore dei trasporti sono diminuite solo del 15%.”
Punti principali del report:
Il ruolo dei titoli sovrani nel mercato dei GSS Bonds
· Nel 2023 si è raggiunto un record nelle emissioni di titoli sovrani Green, superando quota 160 miliardi di dollari, ovvero il 31% del totale dei Green Bond emessi nell’anno;
· I trasporti puliti sono il settore più finanziato dagli emittenti governativi, arrivando a rappresentare ad oggi il 43% del volume cumulativo emesso dal 2012 – una percentuale di oltre 3 volte superiore rispetto alla categoria più finanziata dalla rimanente parte del mercato, l’energia rinnovabile.
La strada alternativa dei governi – casi di studio per avere un impatto positivo:
· A differenza delle aziende, i governi fanno spesso leva su forme di spese indirette, come i sussidi: il Green Bond del Belgio del 2018 ha infatti finanziato in parte sussidi per il sistema ferroviario, mentre in Francia i proventi sono stati dedicati in parte ad esenzioni di tasse per progetti di energia rinnovabile e biodiversità;
· Il Messico è stato il primo Paese a emettere un'obbligazione sovrana “SDG”, e molti ne stanno seguendo l'esempio: l'obbligazione SDG del Benin si è focalizzata sull’infrastruttura idrica, consentendo così l'accesso all'acqua potabile a 46.500 abitanti in aree rurali, e all'istruzione: oltre 1 milione di studenti hanno beneficiato del programma di mensa a scuola;
· In Asia, invece, in risposta ai crescenti livelli di urbanizzazione, i Green Bond vengono utilizzati spesso per finanziare edifici “green”. Con la serie di obbligazioni emesse più di recente, Hong Kong ha infatti destinato oltre l’80% dei capitali reperiti a questa categoria, aggiungendo così ulteriori finanziamenti agli oltre 20 miliardi di Green Bond già emessi.
Allineamento tassonomico dei titoli sovrani e KPI di impatto:
· Con il 59%, i GSS Bond Corporate hanno l’allineamento medio alla Tassonomia Europea più elevato mentre gli enti sovranazionali e governativi “solamente” del 42% e del 31%. La differenza è da imputare in parte alla maggiore ampiezza dei programmi dei governi, che porta spesso ad ottenere una minore mole di dati da analizzare rispetto alla Tassonomia.
· Dal punto di vista dei KPI, 3 delle 21 “variabili di impatto” coperte da MainStreet meritano particolare attenzione:
- CO2 evitata/ridotta: le emissioni corporate hanno una media di CO2 evitata/milione (M) di € più elevata rispetto agli emittenti sovrani e sovranazionali, con 598 tCO2e/ M di € (tonnellate di CO2 evitata per milione di euro) rispetto a rispettivamente 371 tCO2e/ M di €, e 419 tCO2e/ M di €;
- Risparmio energetico: gli emittenti sovrani eccellono nel risparmio energetico con una media di 235 MWh/€M. Il risultato equivale a più del doppio rispetto a quello degli emittenti sovranazionali (108 MWh/€M) e a più di 5 volte rispetto a quello degli emittenti corporate (43 MWh/€M);
- Sostegno agli studenti: con una media di 488 studenti sostenuti per milione di euro, gli emittenti sovrani eccellono anche in quest’ambito.
Dal 2010, grazie ad un database proprietario di GSS Bond, MainStreet Partners ha messo a disposizione delle società di gestione diversi strumenti utili per misurare e gestire rischi, e KPI di sostenibilità. Le tipologie di prodotti di MainStreet Partners sono principalmente relative a:
· Risultati di impatto – Sono i risultati di impatto (ambientale e sociale) riportati per i singoli GSS Bond, estratti dai documenti ufficiali dell'emittente;
· Rating delle obbligazioni: le obbligazioni GSS vengono analizzate secondo un framework proprietario che si concentra su fattori specifici sia dell’emittente che dell'obbligazione
Allineamento alla Tassonomia UE: i progetti ambientali finanziati da obbligazioni GSS sono confrontati con i criteri normativi. Come le categorie illustrate sopra, i dati possono essere aggregati a livello di portafoglio per fornirne un'indicazione quantitativa a livello di sostenibilità;
· Utilizzo dei proventi: ovvero i dati riportati dall’emittente sull’utilizzo del capitale, sia a livello di tipologia di progetto (e.g., energia rinnovabile) che di allocazione geografica.
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