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Responsabilità crescente

8/12/2024 | Daniele Funaro e Marcello Pallotta*

La regolamentazione continua a rappresentare un elemento critico, ma anche nell’approccio ESG è necessario un maggiore impegno da parte degli operatori per garantire la trasparenza e l’affidabilità dei prodotti sostenibili


Negli ultimi vent’anni, il settore del risparmio gestito in Italia ha vissuto numerosi cambiamenti. Tra le tappe più significative che hanno caratterizzato il mercato: nel 2004, l’entrata in vigore della legge n. 262, che ha istituito il principio di delega di gestione, aprendo la strada alla diffusione dei fondi comuni di investimento. Da allora, il numero di fondi comuni di investimento in Italia è aumentato costantemente, raggiungendo circa quota 9.000 nel 2021.

Nel 2008, la crisi finanziaria globale: grazie alla prudenza degli operatori del settore e alla regolamentazione adeguata, il settore è riuscito a riprendersi. Nel 2011, la crisi del debito sovrano ha portato all’adozione di nuove normative e regolamenti, tra cui la direttiva UCITS IV, che ha migliorato la trasparenza e la protezione degli investitori. L’introduzione, nel 2018, della MiFID II ha portato ulteriori cambiamenti, tra cui l’obbligo di fornire informazioni sui costi dei servizi di investimento. Questo ha portato anche ad una crescita del risparmio gestito, oggi con un volume di stock superiore a 2.200 miliardi di euro (dati Assogestioni a fine terzo trimestre 2023).

In generale, nell’ultimo ventennio, il sistema ha messo a segno alcune importanti conquiste: le evoluzioni normative, che hanno migliorato la trasparenza e la protezione degli investitori, nonché la governance dei fondi comuni di investimento. Questi interventi hanno contribuito a creare un ambiente di investimento più sicuro e trasparente per gli investitori. Poi, la crescita costante del mercato dei fondi comuni di investimento ha permesso agli investitori di accedere a una vasta gamma di soluzioni di investimento, con differenti obiettivi e livelli di rischio. Inoltre, la crescita dei fondi comuni di investimento ha dato impulso all’industria italiana del risparmio gestito, creando nuovi posti di lavoro e contribuendo alla crescita dell’economia nazionale. Inoltre, l’introduzione dei PIR come strumento di investimento e l’incremento dell’offerta di fondi pensione ha permesso ai lavoratori di accedere a una fonte di reddito supplementare durante la pensione, aumentando la sicurezza finanziaria per il futuro e stimolando la domanda di prodotti di risparmio gestito a lungo termine. Infine, l’adozione di tecnologie innovative ha consentito agli investitori di accedere ai servizi di investimento in modo più rapido ed efficiente, migliorando la loro esperienza complessiva e consentendo agli operatori del settore di ridurre i costi operativi e migliorare l’efficienza del processo di investimento. Tra le tecnologie, la blockchain sta rivoluzionando la gestione degli investimenti, consentendo la creazione di strumenti finanziari innovativi e l’emissione di token digitali. Infine, l’industria ha registrato progressi significativi nella diversificazione dei portafogli di investimento: i player hanno investito in asset alternativi come l’immobiliare, le infrastrutture e le materie prime per offrire ai clienti soluzioni di investimento più diversificate e ad alto rendimento.

Nonostante la crescita registrata, è necessario sottolineare come negli ultimi anni, il settore del risparmio gestito in Italia abbia anche dovuto affrontare diverse sfide, in primis una contenuta crescita economica e tassi di interesse a lungo termine bassi. Per affrontare il contesto di tassi bassi, gli operatori del settore hanno sviluppato nuovi prodotti di investimento ad alto rendimento, come i fondi di credito e i fondi di private equity. In generale, gli operatori hanno dimostrato di essere in grado di affrontare queste sfide grazie alla loro capacità di fornire advisory personalizzato ai clienti, all’efficienza e accessibilità dell’investimento in prodotti di risparmio gestito legata alle tecnologie e accelerata dalla pandemia.

Guardando alle sfide che aspetteranno l’industria nel futuro, la regolamentazione continua a rappresentare un elemento critico: i player dell’industria dovranno continuare a monitorare da vicino l’evoluzione normativa e adattarsi di conseguenza per garantire la conformità ai nuovi standard. Un esempio su tutti è la questione del value for money, ovvero l’equilibrio tra i costi dei servizi di investimento e i benefici per gli investitori.

Poi, l’approccio agli investimenti ESG: è necessario un maggiore impegno da parte degli operatori con l’obiettivo di garantire la trasparenza e l’affidabilità dei prodotti finanziari sostenibili (affrontando il greenwashing). Il settore dovrà poi affrontare l’alto livello di liquidità delle famiglie italiane. Secondo i dati di Bankitalia, nel 2020 questa ammontava a 840 miliardi di euro: gli operatori devono lavorare per sensibilizzare i clienti sull’importanza di investire in prodotti di risparmio gestito e offrire loro soluzioni di investimento personalizzate. Rimane poi aperta la sfida legata alla crescita in un contesto di tassi di interesse più alti: gli operatori dovranno offrire soluzioni che possano adattarsi rapidamente anche a “nuove virate” nei prossimi anni. In questo senso, le logiche di diversificazione e di attenzione alle necessità del cliente rimarranno i driver fondamentali dell’advisory.

Guardando alla digitalizzazione, gli operatori non possono sottovalutare il possibile impatto dell’Open Finance - la pratica di condividere i dati finanziari dei clienti tra diverse istituzioni - consentendo ai clienti di accedere a soluzioni di investimento più personalizzate e convenienti. Questo implicherebbe un elemento di disruption per gli operatori del settore permettendo di offrire ai clienti soluzioni di investimento più personalizzate e convenienti.

Infine, la possibile revisione degli inducement, che potrebbe avere implicazioni su assetti di mercato, profittabilità e configurazione prodotto.

*partner Bain & Company
(contributo tratto dal numero 1 anno 2024 di ADVISOR) 

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