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Anima, la quota di Caltagirone vicina al 5,3%

12/10/2024 | Redazione ADVISOR

Con Banco Bpm, Poste Italiane, il fondo FSI e Caltagirone che insieme controllano il 49,4% del capitale, chiunque voglia acquisire il gruppo guidato dall’a.d. Melzi d’Eril dovrà negoziare con loro


Aumenta la quota di Francesco Gaetano Caltagirone in Anima Holding che passa dal 3,36% al 5,292%. L’operazione, avvenuta il 29 novembre, è stata comunicata da Consob a mercati chiusi.  

Con Banco Bpm, Poste Italiane, il fondo FSI e Caltagirone che insieme controllano il 49,4% del capitale, chiunque voglia acquisire Anima dovrà negoziare con loro.

L’imprenditore, si legge su repubblica.it, si conferma di nuovo protagonista del risiko finanziario italiano. A metà novembre (a pochi giorni dall’opa di Banco Bpm su Anima), Caltagirone, Delfin della famiglia Del Vecchio e le stesse Banco e Anima avevano acquistato azioni del Monte dei Paschi di Siena, creando nocciolo duro italiano nel libro soci della banca per un complessivo 15%. La mossa aveva gettato le premesse per il terzo polo bancario auspicato dal governo, ma poi l’ops lanciata da Unicredit sulla ex popolare di Milano ha scompigliato le carte. 

Caltagirone ha comprato ancora azioni di Mps, arrotondando la propria partecipazione al 5%  dal precedente 3,5%, rilevato grazie all'ultimo collocamento del Mef. Questa operazione è datata 26 novembre, il giorno successivo alla mossa di Orcel. Secondi fonti di mercato, Caltagiorne avrebbe anche una quota poco sotto il 2% di Banco Bpm.

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