La raccolta procapite dei consulenti finanziari delle principali reti italiane ad aprile (ultimo dato ufficializzato da Assoreti) segna una continuità rispetto ai dati della misurazione del mese precedente.

La soglia psicologica dei 200.000 euro medi a consulente è stata infatti ugualmente superata da cinque network, ma a cambiare sono le società che hanno ottenuto questo robusto risultato: entrano nel drappello di testa il gruppo Credem (maglia nera a marzo) e Fineco, mentre ne escono FinInt PB e Banca Mediolanum.

Banca Widiba non va oltre i 23.000 euro medi, in rallentamento rispetto al suo track record (82.000 a marzo, 67.000 a febbraio e 85.000 a gennaio), superata da Zurich Bank con 49.000 euro procapite (30.000, 16.000 e 69.000). Meglio di loro il gruppo Fideuram con 84.000 euro (94.000, 47.000 e 22.000) e FinInt PB con un magro - rispetto ai suoi canoni - 91.000 euro (218.000, 196.000 e 134.000).

Sopra la soglia dei 100.000 per cf si segnalano Banca Mediolanum con un medio 188.000 euro (244.000, 254.000 e 135.000) e BNL-BNP Paribas L.B. con 195.000 euro (135.000, 203.000 e 115.000).

Come anticipato, sono due le novità nel club delle reti con oltre 200.000 euro di raccolta procapite: al quinto posto entra Fineco con 205.000 euro ad aprile (195.000, 227.000 e 160.000 nei primi tre mesi dell'anno), preceduta dalla veterana Allianz Bank F.A. con 225.000 euro (234.000, 269.000 e 203.000).

Sul podio di aprile salgono la rivelazione del mese, il gruppo Credem, con 270.000 euro procapite (dato enormemente più alto rispetto ai precedenti 14.000, 46.000 e 48.000), si conferma in seconda posizione Banca Generali con 280.000 euro (254.000, 317.000 e 142.000) e ottiene il primato, per il secondo mese di fila, Mediobanca Premier (in foto il direttore centrale rete financial advisor Duccio Marconi) con un pesante 397.000 euro (311.000, 132.000 e ancora 132.000).