La raccolta procapite dei consulenti finanziari delle principali reti italiane a maggio (ultimo dato ufficializzato da Assoreti) segna un accelerazione rispetto alle misurazioni precedenti, con un dato in miglioramento per otto grandi gruppi su undici.

La soglia psicologica dei 200.000 euro medi a consulente è stata inoltre superata da sei network (erano cinque ad aprile), con l'aggiunta del gruppo Fideuram, che dopo un primo quadrimestre 2024 decisamente sottotono torna alle medie di fine 2023.

Zurich Bank non supera i 53.000 euro medi (49.000 il mese precedente), superata da Banca Widiba a 69.000 (che triplica il 23.000 di aprile) e una Bnl-Bnp Paribas L.B. decisamente bassa a 94.000, considerando i suoi standard (195.000, 135.000 e 203.000 ripercorrendo a ritroso l'ultimo trimestre).

Supera invece i 100.000 euro FinInt Private Bank con 143.000 euro procapite (risalendo da un brutto 91.000 di aprile) e avvicinando una Banca Mediolanum a 161.000 in calo costante da febbraio (254.000, 244.000 e 188.000 medi mensili).

Il club degli 200.000 vede la conferma di Allianz Bank F.A. a 288.000 (225.000 ad aprile), gruppo Credem a 244.000 (270.000 ad aprile, dopo un primo trimestre decisamente deludente) e il ritorno del gruppo Fideuram con 244.000 procapite, che si lascia alle spalle quattro mesi sotto i 100.000 euro medi e torna, come già menzionato, ai risultati di fine 2023.

Torna sul podio - dove mancava da gennaio - Fineco con 258.000 euro (concludendo un trimestre di crescita), affiancando Banca Generali che con 281.000 euro medi conferma il dato di aprile (280.000).

La raccolta procapite di maggio vede confermato il primato di Mediobanca Premier (in foto il direttore generale Lorenzo Bassani) con un pesante 576.000 medio che racconta una crescita esponenziale da inizio anno: 132.000 euro medi a gennaio e febbraio, 311.000 euro a marzo e 397.000 euro ad aprile.