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Morningstar: devono cambiar nome 1.600 fondi ESG

6/17/2024 | Daniele Barzaghi

Secondo le nuove linee guida Esma numerosi prodotti dovrebbero assumere la più limitata dicitura "Transition"


Morningstar ha analizzato secondo le nuove linee guida Esma ben 4.300 fondi azionari europei, attivi e passivi, che possiedono nel nome la sigla ESG o qualche parola legata al concetto di sostenibilità.

Per il data provider, almeno 1.600 strategie vagliate non sono conformi alle richieste anti-greenwashing dell’Autorità europea sui mercati finanziari e dovranno cambiare denominazione; o disinvestire da asset del valore calcolabile in 40 miliardi di dollari.

Secondo la struttura presieduta da Verena Ross (in foto), il provvedimento non intende ridurre un comparto ma soltanto estrometterne chi ne è entrato proditoriamente. La parola ESG, ad esempio, potrà essere usata solo per i fondi con almeno l’80% dei propri investimenti caratterizzati da sensibilità sociale o ambientale.

Le case più in difficoltà sembrerebbero quelle statunitensi, area geografica da sempre indietro nel comparto. In particolare in cima alle classifiche di incompatibilità stilate dal data provider vi sarebbero alcuni strumenti di Vanguard, State Street o Northern Trust.

Per molti di loro l’ipotesi è assumere la più limitata dicitura di fondi “Transition”, ovvero relativi a una fase ancora di transizione.

Più complessa l’analisi dei comparti obbligazionari che in questa fase Morningstar ha deciso di non analizzare per mancanza di dati di sostenibilità adeguati

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