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Cripto, 21Shares: in Europa serve maggiore chiarezza normativa

10/7/2024 | Daniele Barzaghi

"Il nostro continente deve muoversi in fretta per rimanere competitivo e impedire agli investitori di rivolgersi ad alternative meno regolamentate" precisano dalla casa di gestione specializzata in ETP sulle criptovalute.


La casa di gestione 21Shares ha sollecitato l’ESMA, la Consob europea, “affinché crei un quadro normativo unico, volto a permettere l’inserimento delle criptovalute all’interno dei fondi UCITS, così da fornire maggiore chiarezza agli investitori istituzionali e retail di tutta Europa”.

“Attualmente” secondo la società specializzata in ETP sulle criptovalute “la regolamentazione sulla possibilità di inserire degli asset digitali in questa tipologia di fondi è frammentata e contraddittoria: ci sono fondi UCITS che detengono cripto in nazioni come la Germania e Malta, mentre in altre, come il Lussemburgo e l’Irlanda, ciò non è consentito. Queste discrepanze creano confusione, rendendo difficile per gli investitori comprendere e confrontare le loro opzioni; inoltre, la mancanza di un approccio comune può portare a lacune nella loro tutela, poiché devono accedere all’asset attraverso altri mezzi, spesso più costosi e gestiti in modo meno professionale”.

“Fornendo una regolamentazione univoca, l’ESMA potrebbe mettere a disposizione degli investitori nuove soluzioni per diversificare e incrementare la redditività dei loro portafogli; il tutto in un contesto che segue delle regole pensate per la loro tutela” ha precisato Mandy Chiu (in foto), Head of Financial Product Development di 21Shares. “La nostra missione come operatori è rendere le criptovalute più accessibili, sicure e facilmente scambiabili, rispondendo alle crescenti esigenze di investitori che desiderano integrare questi asset nelle loro strategie finanziarie”.

“Con una posizione normativa unificata, l’Europa potrebbe posizionarsi automaticamente come leader nell’innovazione finanziaria. Infatti, un tale apporto dall’ESMA incrementerebbe non solo la protezione dell’investitore e la stabilità del mercato, ma incoraggerebbe anche un’ulteriore crescita e sviluppo del mondo cripto. Riteniamo che sia giunto il momento di fare un passo avanti e di creare un quadro che supporti la tradizione del nostro continente nel sostenere l’innovazione e la competitività dei mercati”.

“Il mercato degli asset digitali sta maturando e oggi ha sviluppato strumenti con livelli di liquidità e di trasparenza tali da poter essere messi a confronto con altri della finanza tradizionale” hanno continuato dalla casa di gestione. “Le maggiori Borse al mondo e Custodian oggi offrono dati e sicurezza molto solidi, che riducono notevolmente il rischio di manipolazione del mercato e di subire attacchi da parte di hacker. Attraverso l’inclusione delle cripto tramite ETP, i fondi UCITS potrebbero fornire un modo efficiente ed efficace nei costi per offrire esposizione verso questi asset”.

21Shares sottolinea l’importanza di agire rapidamente per evitare di rimanere indietro rispetto ad altri mercati globali: “Con le principali giurisdizioni come gli Stati Uniti e Hong Kong che già riconoscono e regolamentano gli ETF sulle criptovalute, l’Europa deve muoversi in fretta per rimanere competitiva e impedire agli investitori di rivolgersi ad alternative meno regolamentate”.

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