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1/24/2025 | Redazione ADVISOR
“Inauguaration Day e Davos negli ultimi giorni. C'è eccitazione nell'aria e il tono del discorso del presidente di lunedì era ottimista". Stephen Auth, Chief Investment Officer for Equities di Federated Hermes, sottolinea che, “anche i leader europei, sembrano allinearsi all'agenda di Trump, o almeno non opporre una resistenza così palese come accadde nel 2016. Dal nostro punto di vista, da tempo siamo positivi sul suo programma orientato alla crescita”.
“Le view bearish - prosegue l’analista - si sono concentrate sull'interpretazione di alcune delle prime mosse a scacchi del neo-eletto presidente Trump, come le minacce tariffarie e la politica contro gli immigrati clandestini, classificando queste mosse come misure inflazionistiche. Nonostante i cosiddetti effetti di primo ordine di ciascuna di queste azioni politiche, riteniamo che tali interpretazioni bearish ignorino, a loro rischio e pericolo, i risultati positivi a più lungo termine e conserviamo le nostre previsioni sullo S&P 500, superiori al consenso, rispettivamente di 7.000 e 7.500 per il 2025 e il 2026”.
“Per quanto riguarda poi i possibili rischi che ci attendono, con il mercato così carico di entusiasmo per tutto ciò che riguarda Trump, diciamo che potrebbero esserci degli ostacoli a breve termine che potrebbero portare ad una certa dose di volatilità”, conclude Auth.
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