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Mercati emergenti: l'AI spinge l'equity dell'area

6/12/2024 | Marcella Persola

Emergono nuovi temi d’investimento tra cui: il nearshoring, le green commodity e la rivoluzione legata all'intelligenza artificiale sottolinea Hovasse di Carmignac


“Riteniamo che i mercati emergenti beneficino dei trend strutturali a lungo termine. È vero che questa asset class è spesso soggetta a volatilità dovuta alle tensioni geopolitiche, che però stanno definendo vincitori e vinti. Di conseguenza, emergono nuovi temi d’investimento, come il Nearshoring, ossia la delocalizzazione degli impianti produttivi in Paesi vicini, di cui stanno beneficiando Paesi come il Messico, l’India e il Sud-Est Asiatico” sottolinea Xavier Hovasse (nella foto) head of emerging market equities di Carmignac con il quale abbiamo parlato delle prospettive dei mercati emergenti soprattutto sul fronte equity.

Per l'esperto della casa francese tra i trend che stanno influenzando la crescita dell'area sono indubbiamente l'AI, “i cui leader non si trovano solamente in California, ma anche nei mercati emergenti, soprattutto in Asia, con aziende come Taiwan Semiconductor che producono la maggior parte dei chip più innovativi utilizzati in tutte le nuove tecnologie ” precisa Hovasse che rimarca “Siamo all'inizio di un nuovo ciclo legato alle materie prime, le green commodity, in particolare quelle che sono fondamentali per il successo della transizione energetica, come il rame. Ciò va a vantaggio anche dei mercati emergenti, in particolare dei Paesi emergenti produttori di materie prime come il Brasile e il Cile. Nel complesso, quindi, oggi siamo piuttosto ottimisti sui mercati emergenti, poiché riteniamo che questi temi offrano interessanti opportunità di investimento”.

Per Hovasse negli ultimi mesi i mercati azionari hanno registrato un forte rialzo, sostenuti dal settore tecnologico. “La rivoluzione legata all'intelligenza artificiale sta generando una forte domanda di energia, ma anche di semiconduttori. Le società del settore tech nei Paesi sviluppati hanno tratto notevoli vantaggi da questo trend, in particolare negli Stati Uniti, e sono ora scambiate a valutazioni care. Nei mercati emergenti, queste aziende non si sono apprezzate tanto quanto le controparti nei mercati sviluppati e sono attualmente scambiate a valutazioni interessanti, per cui riteniamo che i titoli tech nei mercati emergenti abbiano ulteriore margine di rialzo rispetto ai livelli attuali. Tra questi, Taiwan Semiconductor, la principale fonderia di semiconduttori, e la sudcoreana Samsung Electronics, che produceva memoria per i chip” spiega l'esperto.

In tale scenario quindi le geografie più interessanti sono l'Asia e l'America Latina. “Con l'India che ci aspettiamo sia il Paese a più rapida crescita nel 2024, grazie ai consumi interni, e la Corea del Sud, con aziende tech di punta, all'avanguardia nell'IA e nella rivoluzione digitale. Prediligiamo anche l'America Latina, in particolare il Messico, che sta beneficiando della delocalizzazione, e il Brasile, che sta traendo vantaggio dall'andamento delle materie prime” prosegue l'head of emerging market equities.

Il 2024 è anche un anno elettorale per molti Paesi emergenti come Messico e India. “Di recente abbiamo assistito ai risultati in Messico, dove la candidata Sheinbaum per il partito Morena ha vinto la presidenza, ma si è anche assicurata la maggioranza di due terzi per la Lower House, che era meno attesa dai mercati” spiega Hovasse. “In India, la coalizione di Modi ha vinto le elezioni, ma il suo partito non ha raggiunto la maggioranza. Oggi, Modi è stato eletto leader dai partner della sua coalizione, e continuerà quindi a ricoprire la carica di Primo Ministro. Nel breve periodo non ci aspettiamo cambiamenti; tuttavia, lo scenario può mutare nel medio termine. Nelle prossime settimane avremo un’idea più precisa di come la coalizione sta operando. Modi ha lavorato ad alcuni ambiziosi piani economici, il cui primo test sarà se questi verranno annunciati come previsto”.

In conclusione per l'esperto ciò che in futuro sarà determinante per i mercati emergenti sarà l'evoluzione delle tensioni geopolitiche e, naturalmente, l'esito delle elezioni statunitensi. “Ciò che è certo è che la volatilità e l'attuale contesto di mercato richiedono una gestione attiva unita a una gestione disciplinata del rischio” chiosa Hovasse che conclude ricordando come Carmignac ricerchi opportunità anche nei mercati di frontiera, in particolare in Asia orientale e centrale, in paesi come il Kazakistan. “Tuttavia, quando investiamo in Paesi di frontiera, accompagniamo sempre l'investimento con un'analisi economica e geopolitica approfondita”.

 

 

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