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ETF, mercato europeo sugli scudi

11/13/2024 | Redazione ADVISOR

Secondo gli analisti di Amundi ETF, “ottobre è stato il mese migliore degli ultimi cinque anni per i fondi domiciliati in Europa: gli investitori hanno destinato a queste strategie un totale di 28,9 miliardi”


“La raccolta globale degli ETF in ottobre è stata pari a 150,7 miliardi di euro, con un’allocazione di 102,8 miliardi di euro in azioni e 36,7 miliardi di euro in reddito fisso”. Questo è quanto emerge dall’analisi effettuata dagli esperti di Amundi ETF.

“La preferenza per le azioni - sottolineano i gestori - è stata prevalente in tutte le regioni, con l’asset class che ha raccolto 78 miliardi di euro negli Stati Uniti, 21,8 miliardi di euro in Europa e Medio Oriente e 3 miliardi di euro nella regione Asia-Pacifico. In Nord America gli indici statunitensi large blend hanno guadagnato 39,8 miliardi di euro mentre in Europa gli investitori hanno investito in questa categoria di prodotti 8,8 miliardi di euro. Gli investitori hanno inoltre allocato 8,8 miliardi di euro nelle azioni cinesi, reagendo positivamente al pacchetto di stimoli del governo cinese. Sono stati registrati disinvestimenti sia dai titoli di Stato a breve scadenza sia dalle obbligazioni corporate europee pari a 1,4 miliardi di euro per ciascuna asset class. Ottobre è stato il mese migliore degli ultimi cinque anni per gli ETF domiciliati in Europa: gli investitori hanno destinato a queste strategie un totale di 28,9 miliardi di euro”. 

Azioni: “Negli ETF domiciliati in Europa le azioni hanno raccolto in ottobre 22,7 miliardi di euro. Gli indici statunitensi hanno fatto da apripista, registrando afflussi per 11,7 miliardi di euro, seguiti dagli indici mondiali con 5,6 miliardi di euro di flussi in entrata. Gli indici all country - equivalenti all’MSCI ACWI - hanno registrato afflussi per 2,3 miliardi di euro. Gli investitori hanno allocato 2 miliardi di euro negli indici broad dei mercati emergenti. Si è notata una certa propensione al rischio grazie a investimenti pari a 500 milioni di euro nel settore tecnologico e il disinvestimento di 200 milioni di euro dal settore healthcare, tipicamente difensivo. Le preoccupazioni per il rischio di concentrazione negli indici principali hanno però spinto gli investitori ad allocare 1,5 miliardi di euro negli indici equal-weighted”. 

Questo mese, le strategie azionarie ESG, “hanno registrato afflussi per 5,3 miliardi di euro, quasi un quarto delle allocazioni azionarie complessive. Gli investitori hanno investito 2,9 miliardi di euro nelle azioni statunitensi. Gli indici mondiali ESG hanno registrato flussi in entrata pari a 800 milioni di euro, mentre i mercati emergenti ESG hanno raccolto 700 milioni di euro. Sono stati privilegiati i prodotti a basso tracking error”.

“Nel mese di ottobre - proseguono gli economisti - gli investitori hanno allocato 6,2 miliardi di euro nel mercato degli ETF a reddito fisso domiciliati in Europa. I titoli di Stato e il debito societario high yield sono stati favoriti con afflussi rispettivamente pari a 3,3 miliardi di euro e 1,9 miliardi di euro. I titoli di Stato denominati in euro hanno raccolto 2,7 miliardi di euro, con un’allocazione da parte degli investitori su un’ampia gamma di tipologie di indici e di duration. Le strategie all maturity hanno registrato afflussi pari a 900 milioni di euro, mentre sia le obbligazioni a breve che quelle a lunga scadenza hanno raccolto 800 milioni di euro ciascuna, rivelando un ampio spettro di sentiment diversi da parte degli investitori. Gli investitori hanno inoltre investito 700 milioni di euro nelle obbligazioni denominate in sterline. Gli afflussi verso tutte le strategie all maturity sono stati pari a 400 milioni di euro mentre le obbligazioni a breve scadenza hanno raccolto 200 milioni di euro. Riflettendo un’attività simile a quella registrata a livello globale, gli investitori hanno disinvestito 800 milioni di euro dalle obbligazioni societarie denominate in euro”.

“Il reddito fisso ESG - conclude il report di Amundi ETF - ha raccolto complessivamente 2,3 miliardi di euro. Le allocazioni maggiori si sono verificate nel debito societario investment-grade (900 milioni di euro) e nei titoli di Stato (900 milioni di euro), seguite dalle obbligazioni high yield con 500 milioni di euro di afflussi”.

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