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Magni cum laude - Come sarebbe il mondo se non esistesse l’ispirazione

5/30/2024 | Marina Magni*

È molto difficile incontrare un ispiratore. Nella mia lunga carriera mi è capitato solo due volte


Come sarebbe il mondo se non esistesse l’ispirazione? Forse Michelangelo non avrebbe scolpito il Mosè, Leonardo non avrebbe dipinto la Gioconda, l’elicottero non esisterebbe e la luce sarebbe ancora quella delle candele. 

Anche nel lavoro l’ispirazione è una forza potente che influenza profondamente il comportamento umano, promuovendo la creatività, la crescita personale e il cambiamento positivo. È una combinazione di emozioni, motivazioni e influenze esterne che porta a risultati significativi e appaganti. Spesso l’ispirazione proviene da persone che hanno una visione chiara e convincente del futuro e sanno comunicarla in modo persuasivo e appassionato così che gli altri possano comprenderla, condividerla e sentirsi motivati a contribuire al suo raggiungimento. Un ispiratore sa usare le parole e le emozioni per motivare e influenzare positivamente gli altri.

È molto difficile incontrare un ispiratore

Nella mia lunga carriera mi è capitato solo due volte e sono le sole due volte in cui ho “visto” il mondo con altri occhi e ho imparato cose che mi hanno cambiato e fatto crescere. Questi ispiratori non sono stati solo miei punti di riferimento ma hanno dato input determinanti per l’evoluzione del settore e ritengo di essere stata fortunata a collaborare con loro assiduamente. 

Il primo è Sergio Pugliese, fondatore di Sanpaolo Invest e primo suo amministratore delegato. Nel 1987 parlava di pianificazione finanziaria, analisi dei bisogni, piramide di Maslow, integrazione dei modelli di servizio rete/banca. Per l’epoca un visionario che ha elevato la categoria da venditori di fondi a professionisti, almeno per chi ha sposato le sue idee. Sul biglietto da visita dei consulenti di Sanpaolo Invest c’era scritto Financial planner quando in Italia il termine era sconosciuto. Non è un caso che il logo di Sanpaolo Invest sia un faro. Tutto quello che oggi viene proposto dalle reti sul tema della consulenza è riconducibile totalmente a quella visione di 40 anni fa. 

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Il secondo, solo temporalmente, ispiratore, è Andrea Cardamone (in foto sopra), fondatore di Banca Widiba, che nel 2014 rese digitale tutta l’operatività per il cliente ed il consulente creando una banca senza istruzioni per l’uso: come Google, dove basta scrivere nella barra per operare. 

Nel 2015 con Widiba Home il cliente poteva operare con la realtà virtuale; il metaverso era già operativo. Utilizzando dispositivi come visori per la realtà virtuale, occhiali per la realtà aumentata, e altre tecnologie immersive, clienti e consulenti potevano vivere esperienze che simulano la presenza fisica in un ambiente digitale. 

Pensate per una popolazione over 55, quale sono i consulenti finanziari, quanto queste innovazioni abbiano portato in termini di stimolo verso l’uso della tecnologia, un’apertura verso il futuro che ha ringiovanito mente e spirito. Per me è stato un grande vantaggio per non essere vittima del digitale, cosa che dopo una certa età può portare all’isolamento e al disagio ambientale

Gli ispiratori sono sempre innovatori e spesso sono accusati di non avere i piedi per terra perché la maggior parte delle persone rifiuta i cambiamenti o, peggio, non li capisce. È un grande errore perché essere ispirati porta un aumento di energia e vitalità. Le persone ispirate si sentono cariche e pronte ad affrontare nuove sfide con ottimismo e determinazione. 

Per chi sta valutando un cambiamento lavorativo è molto importante cercare una fonte di ispirazione e se non la trovate e non avete la fortuna di incontrare persone visionarie come è successo a me potete sempre creare nella vostra mente ciò che vorreste essere e diventare se aveste la bacchetta magica e, se ci credete fermamente, ci riuscirete.

 

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*Marina Magni, project manager per Fabbrica delle Professioni e prima donna Area manager dell'industria della consulenza finanziaria italiana, diventa firma di Advisor. La sua nuova rubrica, pubblicata ogni due settimane, intende raccontare gli elementi fondamentali, le regole, di una advisory di successo.

Un consulente finanziario non è un gestore di fondi: innanzitutto deve saper vendere al cliente il processo di consulenza di cui sarà protagonista. E naturalmente lo può fare in maniera alta, efficace e rispettosa degli interessi propri, del cliente e della mandante. Marina Magni, come già fatto con tanti colleghi, insegnerà a farlo.

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