Tempo di lettura: 2min
12/16/2024 | Redazione ADVISOR
“L’associazione si impegna a chiedere nelle sedi istituzionali opportune un sostegno normativo concreto alle politiche di inserimento dei giovani nella professione, come la previsione del tirocinio curriculare universitario e di norme incentivanti”. Lo ha annunciato il presidente Anasf Luigi Conte con un’intervista a MF Milano Finanza che riportiamo di seguito.
Esiste una dimensione di portafoglio ottimale per competere nel contesto di mercato attuale?
“Non esiste una dimensione di portafoglio ottimale. Sul mercato la distinzione tra professionisti è dettata dall'esperienza e dalla formazione. Come ho avuto modo di sottolineare anche durante la mia relazione al XII Congresso Nazionale Anasf, la preparazione del consulente finanziario non è soltanto tecnica; è anche capacità di interagire, di condividere, di distribuire in maniera chirurgica informazioni e conoscenze per arrivare a quel patto di fiducia, a quel trust con i cittadini e con le imprese. Anasf si sta muovendo in questa direzione per sviluppare l'Hub Formazione appena realizzato con contenuti di qualità per rispondere alle necessità attuali e future dei consulenti finanziari”.
Chi non riesce a raggiungere una certa massa rischia di essere tagliato fuori dal mercato?
“Questa rappresenta una delle problematiche che ha caratterizzato la difficoltà di retention delle reti nei confronti delle nuove leve. All'inizio della professione era difficile creare un proprio patrimonio senza il supporto della mandante. Oggi grazie allo sviluppo dei team di lavoro, in cui i junior entrano in attività a supporto dei seniore viceversa, è più difficile che ciò accada. La situazione è in netto miglioramento e vedremo gli effetti nei prossimi anni. Con questo obiettivo l'associazione si impegna a chiedere nelle sedi istituzionali opportune un sostegno normativo concreto alle politiche di inserimento dei giovani nella professione, come la previsione del tirocinio curriculare universitario e di norme incentivanti”.
Prendendo come riferimento i casi estremi, come st lavora con un portafoglio da oltre 400 mila euro e come con un portafoglio da meno di 50.000 euro?
“La professionalità del consulente deve essere la stessa sia con portafogli contenuti che più robusti, fatta salva la necessità di operare sempre attraverso strategie personalizzate e con un'attenzione particolare alle esigenze specifiche dei clienti. I team di lavoro consentono sicuramente di ottimizzare la crescita dei portafogli ampliando il campo di azione grazie alla specializzazione dei suoi componenti. Per questa ragione la competenza rimane l’elemento centrale della nostra professionalità”.
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie