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Fee-Only Summit, la consulenza indipendente continua a crescere

10/30/2024 | Daniele Riosa

Anche le SCF aumentano di numero e sono sempre più strutturate. Il bilancio della tavola rotonda con i vertici dell’OCF a cui ha partecipato il presidente Anasf Luigi Conte


Come sta la consulenza finanziaria indipendente? Nel hanno parlato, nel corso di una tavola rotonda durante il Fee Only Summit 2024, moderata da Gianfranco Ursino, direttore Plus24 e Marco Muffato, vicedirettore Investire Magazine, i vertici dell’Organismo di Vigilanza dei Consulenti Finanziari e il presidente Anasf Luigi Conte.

Il presidente dell’OCF Mauro Maria Marino ha sottolineato come “la consulenza finanziaria possa dare un contributo significativo all’Italia, lo stato di salute della professione è assolutamente positivo. Se visto in prospettiva, abbiamo delle praterie davanti a noi”. La consulenza per Marino “è un’infrastruttura immateriale dello Stato”. Il numero uno di OCF riconosce l’importanza dell’intelligenza artificiale soprattutto in relazione ai giovani nuovi iscritti che toccano ormai la quota del 24%.  Ma mette comunque in guardia dai pericoli che l’IA può rappresentare e per questo parla della necessità di un “neoumanesimo digitale dove al centro ci sia l’uomo supportato dalla tecnologia”.

L’ex presidente dell’OCF Carla Rabitti Bedogni spiega che “oggi l’OCF ha un’organizzazione tale che le consente di svolgere il proprio ruolo pienamente”. Inoltre, “il settore della consulenza, deve essere considerato strategico a livello transnazionale”. Anche gli autonomi, sottolinea Bedogni, “sono organizzati in maniera tale da soddisfare chi a loro si affida”.

Alessandro Paralupi, segretario generale dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari, snocciola numeri importanti: “Gli autonomi iscritti sono 716, 89 sono le società di consulenza. Possiamo dire assolutamente che il modello fee-only funziona”. Anche sul fronte della vigilanza “i numeri in questi sei anni sono molto bassi e sono veramente rari i casi molto gravi. Si tratta di una categoria onesta e rigorosa del rispetto delle regole”.

Cesare Armellini, presidente Nafop, fa il punto sul decreto legge del 2029 che non è stato ancora licenziato: “Stiamo spingendo per l’approvazione, ma non riesco ad individuare chi stia rallentando la sua approvazione  affinché ci sia una completezza delle regole”. In particolare “sarebbe necessario togliere l’esame per accedere alla nostra sezione e bisognerebbe introdurre il praticantato per favorire l’ingresso dei giovani”.

Andre Carboni, presidente AssoScf, sottolinea che “il trend di crescita dei consulenti fee only e delle società di consulenza finanziaria indipendente (SCF) è destinato a continuare nei prossimi mesi. Le SCF stanno diventando sempre di più strutturate e offrono ai consulenti una guida. L’idea di fare qualcosa che assomiglia alle reti è sempre più possibile”.

Anche Luigi Conte rileva che “i numeri della consulenza indipendente sono in decisa crescita: il 14 per cento del patrimonio delle reti e fee based”. Il presidente Anasf rimarca come “la consulenza patrimoniale prenda sempre più piede in Italia”, e come sia diventato “un modello da imitare in Europa”. Conte ribadisce poi l’importanza del lavoro in team “sia orizzontale che verticali che permettono al cliente di avere a propria disposizione un’alta gamma di competenze per rispondere nel modo migliore alle sue esigenze. Grazie al lavoro in team, negli ultimi due anni, abbiamo inserito molti giovani. Nonostante questo, l’età degli iscritti resta alta anche perché c’è un alto numero di ultra settantenni che non vanno ancora in pensione”. Per Conte quindi “l’interazione generazionale è fondamentale così come lo sono competenze. Undicimila certificazioni rappresentano un elemento distintivo della nostra professione e portano ad una elevata riconoscibilità verso i clienti”.

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