Nel pieno del braccio di ferro tra UniCredit e Banco BPM, destinato a ridefinire i rapporti di forza tra i gruppi bancari italiani, il Credit Agricole (primo azionista di Banco BPM) ha sostituito il proprio numero uno.

L'amministratore delegato Philippe Brassac (in foto), raggiunto il limite d'età di 65 anni previsto nello statuto della banca, lascerà il prossimo 14 maggio (giorno della prevista assemblea degli azionisti) il timone del gruppo che francese che ha guidato negli ultimi dieci anni.

Al suo posto il consiglio di amministrazione ha eletto all'unanimità il 61enne Olivier Gavalda, attuale numero due del gruppo, per un mandato condiviso e di transizione (visto che durerà soltanto quattro anni).

Dei sei candidati inizialmente in lizza per prendere la guida del gruppo formato da 39 casse regionali (nonchè controllate importanti come Amundi, primo asset manager europeo per masse) nelle ultime ore ne erano rimasti in gara soltanto tre: Gavalda, il 50enne Gerald Gregoire, d.g. aggiunto per il polo Clienti e Sviluppo, e il 59enne Stephane Priami, d.g. per “finanza personale e mobilità” (credito al consumo e finanziamento auto).

Olivier Gavalda, considerato da giorni il candidato con maggiori possibilità, vanta un'intera carriera nel Crédit Agricole: entrato in Crédit Agricole du Midi nel 1988, ha ricoperto successivamente i ruoli di responsabile Progetti organizzativi, direttore di filiale, responsabile della formazione e infine responsabile marketing.

Nel 1998, si è unito a Crédit Agricole Ile-de-France come direttore regionale, per poi essere nominato nel 2002 vice direttore generale di Crédit Agricole Sud Rhône-Alpes, con responsabilità su sviluppo e risorse umane.

Nel 2007, è diventato direttore generale di Crédit Agricole Champagne Bourgogne. Nel 2010, è entrato nella capogruppo Crédit Agricole S.A.  come responsabile della divisione Banche regionali, e successivamente, nel 2015, è stato nominato vice direttore generale responsabile della divisione Sviluppo, Clienti e Innovazione.