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8/7/2024 | Daniele Barzaghi
La capitalizzazione non è certamente l'unico parametro per valutare la solidità di una società, tantomeno di una banca, però è il fattore principale quando si parla di fusioni, soprattutto nel momento di soppesare le azioni in mano a una parte o all'altra.
Per questo, non è trascurabile il risultato ottenuto ieri da Intesa Sanpaolo, divenuta la seconda banca europea per capitalizzazione (64,08 miliardi di euro) dietro la francese BNP Paribas (67,12), scavalcando il campione spagnolo, il Banco Santander (63,92).
Per un soggetto come Intesa, primo istituto di credito nazionale e con una quota di mercato tale da impedirle acquisizioni nella penisola (basti pensare alla necessità di cedere parte degli asset della ex Ubi Banca a Bper al momento dell'acquisto), questo risultato è il miglior viatico per un'operazione di riscatto a livello continentale. Per creare insomma la JP Morgan europea, tanto desiderata dall'a.d. Carlo Messina (in foto).
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