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11/15/2024 | Daniele Barzaghi
Il gruppo Intesa Sanpaolo destinerà 1,5 miliardi di euro per il sociale entro 2027, “aumentando la nostra responsabilità verso gli azionisti, i clienti e la società nel suo complesso per contrastare le disuguaglianze” dichiara l'amministratore delegato Carlo Messina (in foto), in una lettera aperta.
“Le responsabilità sociali, culturali e ambientali sono elementi qualificanti e distintivi di Intesa Sanpaolo, valori insiti nel dna della banca, emanazione delle Fondazioni bancarie che sono i nostri azionisti principali” scrive. “Riteniamo infatti necessario affrontare questi fenomeni con un’azione comune di Governo, istituzioni, soggetti privati: è necessaria la piena collaborazione per garantire la coesione sociale del Paese”.
Messina individua inoltre tre priorità per interventi mirati e politiche di lungo respiro.
"In primo luogo, occorre aumentare il tasso di attività della popolazione. Nel nostro Paese, infatti, ci sono circa 10 milioni di persone, tra Neet e donne tra i 30 e 69 anni, escluse dal mercato del lavoro che potrebbero portare un grande valore aggiunto all’economia e alla società e che, invece, restano fuori dal processo produttivo e sociale.
“In secondo luogo, bisogna dare priorità a politiche che favoriscano l’innovazione e l’aumento della produttività del lavoro”.
“Infine, poiché il sistema previdenziale pubblico diventerà nel tempo meno generoso e il sistema di welfare coprirà soli in parte i costi sanitari e di assistenza a lungo termine, è essenziale incentivare il risparmio previdenziale tra i lavoratori, consentendo alla popolazione di accumulare risorse adeguate per la propria vecchiaia”.
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