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11/26/2024 | Redazione ADVISOR
Da Banco BPM arriva il primo stop all’offerta lanciata da Unicredit. Il cda dell'istuito di credito, guidato dall'a.d Giuseppe Castagna (in foto), ha sottolineato, in una nota, che l’OPS "non riflette in alcun modo la redditività e l'ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm".
Le sinergie di costo lorde stimate da Unicredit per 900 milioni sono "più di un terzo della base costi di Banco BPM" e per questo "destano forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale". Lo sottolinea il cda dopo aver analizzato l'offerta del rivale. "Peraltro tali sinergie, al pari di quelle di ricavo, non sono per nulla valorizzate nelle condizioni dell'offerta"
Inoltre, l'offerta di Unicredit "non riflette in alcun modo la redditività e l'ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco BPM". Il consiglio ricorda come il valore di Piazza Meda si sia “ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate, che si aggiungono alle azioni già contenute nel piano industriale 2023-26 e che si tradurranno in un aggiornamento degli obiettivi del piano medesimo, già in parte anticipati al mercato".
Banco BPM, sottolinea il cda dell'istituto che ha esaminato l'Ops di Unicredit, "rimane focalizzata sull'implementazione del piano 2023-2026, sull'esecuzione dell'Opa su Anima e sul conseguente aggiornamento del piano industriale, non trascurando alcuna opzione strategica che possa ulteriormente contribuire all'obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders del gruppo Banco BPM".
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