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Reti: cresce la domanda di consulenza e di gestito

9/16/2024 | Marcella Persola

La fotografia condivisa dall'associazione delle reti sulla raccolta nel mese di luglio è caratterizzata da questi due fattori dominanti


Cresce il risparmio gestito e la domanda di consulenza. Sono questi i due fattori che hanno caratterizzato la raccolta nel settimo mese dell'anno. Così emerge dall'ultimo report condiviso da Assoreti, dal quale si evince che il mese di luglio si chiude con una raccolta netta realizzata dalle reti di consulenza pari a 4,0 miliardi di euro, minore rispetto al dato di giugno che era stato di 5,47 miliardi. 

Continua a rafforzarsi la dinamica di crescita delle risorse nette indirizzate verso le soluzioni del risparmio gestito; nel mese di luglio i volumi in tale ambito risultano pari a 3,2 miliardi, i più alti registrati da gennaio 2022, e in crescita rispetto ai 2,39 del mese precedente. La raccolta netta realizzata sugli strumenti finanziari amministrati si attesta invece a 1,3 miliardi di euro nel mese di luglio, con una contrazione che coinvolge, nello specifico, i titoli di debito pubblici e corporate. Le movimentazioni di risorse realizzate su conti correnti e depositi si traducono in un saldo negativo per 489 milioni di euro. Nel mese di giugno invece la raccolta amministrata era stata di 3,07 miliardi di cui oltre 3 miliardi proprio sui titoli.

Il bilancio da inizio anno è quindi positivo per 29,3 miliardi ed in crescita del 4,7% nel confronto con l’anno precedente; le risorse nette indirizzate sui prodotti del risparmio gestito ammontano a 11,2 miliardi di euro e rappresentano il 38,3% dei volumi totali, rispetto al 5,9% del 2023. 

Per quanto riguarda la raccolta netta associata al servizio di consulenza con fee specifica (fee only/fee on top) si attesta, a luglio, a 792 milioni di euro, minore rispetto ai 1,03 miliardi del mese precedente; da inizio anno sono circa 8 i miliardi confluiti sul servizio di consulenza con fee. Le risorse nette mensili destinate ai prodotti con commissioni ricorrenti ammontano, così, a 3,4 miliardi, tra risparmio gestito (3,3 miliardi) e amministrato in consulenza con fee (160 milioni); da inizio anno il corrispondente dato è pari a 15,5 miliardi di euro. 

Altro dato positivo riguarda la domanda di consulenza. È cresciuto infatti il numero di risparmiatori che si sono affidati alle reti di consulenza; a fine mese i clienti primi intestatari sono 5,084 milioni. 

“Continua a consolidarsi l’apprezzamento dei clienti per il comparto del risparmio gestito. Il ritorno dei flussi mostra una prosecuzione del movimento iniziato a partire dal mese di febbraio. Un risultato in linea con la crescita costante del numero di risparmiatori, a testimonianza del ruolo centrale che la consulenza finanziaria ha assunto nella valorizzazione del risparmio” ha spiegato Marco Tofanelli (nella foto), segretario generale dell’associazione. 

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