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Generali - Natixis, al via la joint venture

1/21/2025 | Marcella Persola

Con tale operazione si creerà il maggior asset manager in Europa per ricavi e uno dei principali operatori a livello mondiale


Dopo il parere positivo del comitato investimenti, seppure non all'unanimità (si legga qui), il cda di Generali, nella giornata di ieri ha dato il via libera alla creazione della joint venture con l'asset manager francese Natixis IM.

In particolare le parti, ossia Assicurazioni Generali e BPCE hanno firmato un Memorandum of Understanding (“MoU”) non vincolante in base al quale si stabilisce che BPCE (attraverso Natixis IM) e GIH deterrebbero ciascuna il 50% della società nata dalla combinazione, con equilibrati diritti di governance e controllo.

Guardando più da vicino gli highlights finanziari si evince che la joint venture deriverebbe dal conferimento di asset e attività per un valore complessivo di circa 9,5 miliardi. L'attività risultante dalla combinazione gestirebbe AUM pari a 1.900 miliardi di euro con una equilibrata e diversificata distribuzione, con una presenza globale focalizzata in alcune aree geografiche: Europa (61% degli AUM) - inclusa una forte presenza in Francia e Italia - Nord America (34% degli AUM) e la presenza in Asia e in altri paesi (5% degli AUM). A ciò si può aggiungere una gamma completa di strategie in tutte le asset class: reddito fisso (circa 65% degli AUM), azionario (circa 21% degli AUM), insieme a selezionati mercati privati e altri franchise (circa 14% degli AUM) 

L'entità combinata si rivolgerebbe a una diversificata base di clienti, composta da entrambi i gruppi e clienti terzi. Compagnie assicurative e fondi pensione rappresenterebbero più della metà degli assets (circa il 61% degli AUM) con la quota rimanente distribuita tra altri investitori istituzionali, clienti retail e wholesale (rispettivamente circa il 14% e circa il 25% degli AUM).

A livello societario la newco sarebbe controllata in modo condiviso dalle due istituzioni finanziarie – ciascuna con una quota del 50% - e opererebbe sotto una struttura di governance congiunta, secondo equilibrati criteri di rappresentanza e controllo. 

La società controllante, a capo delle attività combinate, verrebbe costituita ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, mentre Francia, Italia e Stati Uniti rimarrebbero gli hub operativi della nuova società, continuando a gestire direttamente le attività di business. 

Il Consiglio di Amministrazione della nuova entità sarebbe composto da un egual numero di rappresentanti di BPCE e Generali, integrati da tre consiglieri indipendenti individuati congiuntamente da BPCE e Generali. Con la creazione della newco, il ceo di BPCE, Nicolas Namias, assumerebbe la carica di presidente del Consiglio di Amministrazione e il group ceo di Generali, Philippe Donnet, assumerebbe la carica di vicepresidente. Woody Bradford, l'attuale ceo di GIH, diventerebbe il ceo della società globale e Philippe Setbon, attuale ceo di Natixis IM, assumerebbe il ruolo di vice ceo.

Philippe Donnet (nella foto) ha così commentato: “La creazione di una Joint Venture con BPCE rappresenterebbe un'opportunità unica per dare vita all’asset manager leader in Europa e tra i primi dieci a livello globale. Una società con forti radici in Italia, Francia e Stati Uniti, in grado di rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei clienti, guidata da Woody Bradford, Philippe Setbon, Nicolas Namias e me. Il nostro paese d’origine, l’Italia, e tutti gli altri mercati in cui serviamo i nostri clienti, trarrebbero vantaggio da una piattaforma di asset management ancora più solida e con rafforzate competenze di investimento, in grado di apportare reali benefici all’economia. Questa partnership con BPCE, con cui condividiamo una cultura e un approccio operativo analoghi, garantisce le condizioni ideali per un’integrazione agevole e di successo delle nostre attività combinate. La Joint Venture rappresenta una tappa fondamentale da quando, sette anni fa, abbiamo lanciato il business dell’asset management di Generali e conferma gli importanti risultati raggiunti nel corso degli ultimi cicli strategici”. 

Nicolas Namias ha aggiunto: “Negli ultimi 20 anni, BPCE ha costruito un’eccezionale piattaforma di asset management basata su un modello multi-affiliate, che ha dimostrato la sua capacità di creare valore per tutti i nostri stakeholder, in particolare i nostri clienti ed azionisti, Banque Populaire e Caisse d’Epargne. Siamo orgogliosi di aver sviluppato una gamma così distintiva di talenti, con un equilibrio di business unico tra Europa e Stati Uniti. Oggi siamo entusiasti di compiere un nuovo passo verso la creazione del maggior asset manager in Europa e tra i più rilevanti player globali, insieme a Generali, un’importante istituzione finanziaria che condivide i nostri valori. Con il nostro piano Vision 2030 annunciato lo scorso giugno, abbiamo dichiarato la nostra ambizione di crescere in Francia, Europa e in altri mercati. È un motivo di grande soddisfazione intraprendere oggi un progetto pienamente in linea con questi obiettivi. A partire dal nostro recente annuncio circa la creazione del leader europeo nell’equipment leasing e di uno dei maggiori provider europei nell’elaborazione di pagamenti, questa nuova ambizione nell’asset management conferma che stiamo pienamente perseguendo il percorso di trasformazione e accelerazione di BPCE”.

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