Tempo di lettura: 3min

Decarbonizzazione, colmare il divario energetico in 4 mosse

9/9/2024 | Redazione ADVISOR

Jay Saunders (PGIM): “Sebbene una forte transizione a fonti a basse emissioni sia iniziata vari decenni fa, i combustibili fossili continuano a fornire oltre il 60% dell’energia mondiale”


“Nonostante una serie di impegni climatici assunti dalle nazioni di tutto il mondo, le emissioni globali di carbonio continuano a superare i record storici precedenti”. Jay Saunders, portfolio manager del PGIM Jennison Carbon Solutions Equity Fund, spiega che “l’’industria energetica globale, principale responsabile delle emissioni di carbonio, insieme ai settori dei trasporti e dello sfruttamento del carburante causa oltre la metà delle emissioni a livello mondiale, il che rende straordinariamente urgente la necessità di risolvere la componente energetica dell’equazione della decarbonizzazione. Tuttavia, la soluzione deve trovare un equilibrio tra questi tre obiettivi: 1) un approvvigionamento energetico sicuro, duraturo e affidabile; 2) l’accesso universale e accessibile all’energia per l’uso domestico e commerciale; e 3) un sistema energetico che riduca ed eviti i danni ambientali”.

I combustibili fossili hanno un ruolo fondamentale nelle prime fasi della transizione energetica pluridecennale: “Sebbene una forte transizione a fonti a basse emissioni sia iniziata vari decenni fa, i combustibili fossili continuano a fornire oltre il 60% dell’energia mondiale. Le energie rinnovabili stanno crescendo rapidamente, ma restano una parte relativamente piccola del mix energetico attuale. I combustibili fossili a più basse emissioni di carbonio probabilmente avranno un ruolo cruciale nel percorso di decarbonizzazione, mentre quelli più puliti contribuiranno a colmare il divario fino a quando le fonti prive di carbonio non copriranno la maggior parte del fabbisogno di energia".

Dall’evoluzione energetica nascono opportunità dinamiche: “La lunga e complessa transizione all’energia a basse emissioni renderà obsolete le tradizionali società del gas e del petrolio. Tuttavia, riteniamo che il loro ruolo sia cruciale e che continueranno a evolversi, creando una serie di opportunità d’investimento interessanti”.

1- Sfruttare l’importanza delle Big Oil per favorire un’innovazione verde: “Le grandi società del petrolio internazionali che sono sufficientemente dinamiche e umili da spostare la loro produzione energetica su fonti di combustibili “verdi” probabilmente manterranno la loro importanza e il loro dominio. Gran parte dell’innovazione tecnologica verde nasce nei laboratori di ricerca delle grandi società del petrolio e del gas e, secondo alcuni analisti del settore, con risultati migliori delle start up tecnologiche del settore energetico".

2 - Sostituzione dei combustibili fossili a emissioni elevate con il gas naturale: “Sostituendo il carbone ad alta emissione di carbonio, il gas naturale avrà un ruolo fondamentale in un futuro a basse emissioni e sarà un prezioso combustibile “di transizione” durante la lunga fase di sviluppo di energie rinnovabili, di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio e di infrastrutture di trasmissione. Entro il 2040, è prevista una crescita di oltre il 50% della domanda globale di gas naturale. Minerali critici come il litio e il cobalto ottengono grande attenzione, grazie all’enorme importanza che rivestono nei settori dello stoccaggio di energia e dei veicoli elettrici. Tuttavia, il rame è fondamentale sotto tutti gli aspetti dell’elettrificazione, dalla generazione alla trasmissione di energia fino alle applicazioni finali. I progressi dell’elettrificazione faranno raddoppiare la domanda globale di rame entro il 2050”.

3 - Ampliamento e ammodernamento della rete elettrica: “La crescita esplosiva dell’intelligenza artificiale sta alimentando la domanda di una capacità di alimentazione efficiente, il che offre opportunità generazionali ai fornitori di componenti per reti energetiche e servizi di costruzione. Secondo le stime dell’Agenzia internazionale per l’energia, affinché le energie rinnovabili rappresentino la fonte principale di energia a livello globale, entro il 2040 bisognerà costruire o sostituire quasi 50 milioni di miglia”.

Gestione attiva degli obiettivi di decarbonizzazione con un approccio “all of the above” (onnicomprensivo): “Mentre la transizione energetica procede, per soddisfare la domanda in modo sostenibile bisognerà adottare un approccio “all-of-the-above”, cioè onnicomprensivo. Un asset manager attivo con esperienza lungo la catena del valore energetico può offrire agli investitori un approccio più diversificato alle soluzioni basate sul carbonio, in grado di sfruttare efficacemente le opportunità in evoluzione di questo megatrend decennale”.

Condividi

Seguici sui social

Cerchi qualcosa in particolare?