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Pietribiasi (Mediolanum): il costo di un prodotto non ne definisce il valore. Il regolatore non ponga troppi paletti

10/9/2024 | Daniele Barzaghi

Mediolanum International Funds ha radunato a Dublino la stampa finanziaria europea in occasione del Media Event 2024


“I modelli distributivi in Europa sono estremamente diversificati e definire il valore di un investimento basandosi soltanto sul costo di un prodotto è una banalizzazione” esordisce Furio Pietribiasi (in foto), amministratore delegato di Mediolanum International Funds, accogliendo la stampa europea a Dublino in occasione del Media Event 2024 della casa di gestione del gruppo di Basiglio.

In Italia, ad esempio, è di grande successo il modello della consulenza finanziaria offerto dalle reti, con professionisti che vengono a casa, con incontri regolari, aiutando a meglio comprendere le soluzioni, in un costante processo di educazione finanziaria. Non si può imporre a livello europeo uno standard unico, una metodologia che definisca in maniera universale il valore offerto al cliente. È una questione di outcome per il cliente: nemmeno la sola performance determina direttamente la soddisfazione dell’investitore”. 

Il regolatore, tipicamente la banca centrale nazionale, non deve porre troppi paletti regolamentari su modelli creati con successo, in anni, dagli operatori. Come invece sta facendo ad esempio la Francia, che de facto ha imposto all’industria, a partire dalle fabbriche prodotto, di restare sul territorio nazionale per distribuire pienamente nel Paese, usando moral suasion politica e vincoli normativi" rimarca il responsabile della casa di gestione irlandese del gruppo Mediolanum. "In Italia non è stato fatto questo: abbiamo 170 asset manager stranieri che fanno quasi esclusivamente vendita – e su queste non dobbiamo rinunciare ad avere una vigilanza locale (nel nostro Paese così come in tutte le altre giurisdizioni) – ma è stato consentito al contempo lo sviluppo di importanti boutique di gestori italiani all’estero, tipicamente a Londra o qui a Dublino. I Paesi europei non devono creare vincoli ulteriori rispetto a quelli condivisi a livello comunitario a Bruxelles.”

In Irlanda si è creato un ecosistema che ha permesso alle boutique finanziarie di crescere e non è un caso che siano domiciliati qui il 25% dei fondi comuni in Europa" segnala il numero uno di Mediolanum International Funds. "Noi ne siamo un esempio: quando siamo arrivati qui negli anni 90 non avevamo certo la forza e l’importanza oggi raggiunte. Probabilmente restando in Italia non avremmo raggiunto gli stessi traguardi. Bisogna essere focalizzati sul vantaggio che l’evoluzione del settore ne trae. Qui abbiamo potuto trovare le competenze che ci mancavano, con logiche di outsourcing. È come quando si assembla una macchina: oggi è inconcepibile che un produttore crei tutto internamente, dalle gomme all’elettronica”. 

“Dublino naturalmente è arrivata a creare questo sistema in tre decenni, come spiega Gerry Cross della Banca centrale d’Irlanda, ma il messaggio importante da trattenere è che il regolatore non deve essere spaventato dal concedere libertà agli operatori. Per l’industria è estremamente importante avere la sicurezza di trovare nelle autorità un partner per lo sviluppo, come appare chiaro ad esempio dalle parole di Brian Corr del Ministero delle Finanze irlandese” sintetizza Pietribiasi ricordando alcuni degli speaker del Mediolanum Media Event 2024.

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