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7/23/2024 | Redazione ADVISOR
Zurich, per ora, smentisce “categoricamente” ogni interesse per Fineco. Quel che appare certo, si legge su MF Milano-Finanza, è che, sulla banca guidata da Alessandro Foti, anche alla luce di un consolidamento del settore, c'è più di qualche sguardo. Il risparmio degli italiani, infatti, è la vera miniera d'oro del Paese ed è abbastanza naturale che attragga le ambizioni di grandi gruppi stranieri.
Nonostante le smentite l'operazione con Zurich non può considerarsi tramontata. Sottolineano gli analisti di Banca Akros: l'acquisizione di Fineco ha “un senso” per il gruppo elvetico prima di tutto perché le consentirebbe “di colmare il gap con i suoi concorrenti in Italia, Generali ed Allianz”. Il gruppo svizzero, peraltro, ha migliorato la propria presenza in Italia dal 2021, attraverso l'acquisizione della rete Finanza e Futuro di Deutsche Bank.
C'è inoltre da considerare che l'azionariato di Fineco è molto sparpagliato. Una condizione imposta dalle scelte dell'ex amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier che avevavenduto in Borsa la partecipazione ereditata dalla fusione con Banca di Roma. Ed era stato proprio Mustier a vendere una parte consistente del risparmio italiano con la cessione di Pioneer a Credit Agricole. Un super manager francese che vende il gioiello di famiglia ad un gruppo bancario del suo Paese. Anche così vengono garantiti gli interessi nazionali.
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