Azionario emergente, perché è importante esserci
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Azionario emergente, perché è importante esserci
di Advisor Professional
La News
I Paesi emergenti valgono il 52% della popolazione mondiale che vive sul 27% della superficie terrestre e il 36% del Pil globale. Eppure pesano solo l’11% degli indici azionari Msci AW.
Ancora peggio per i Paesi di Frontiera, non considerati negli indici, che pure valgono il 36% della popolazione, occupano il 50% della superficie terrestre e producono comunque il 10% del Pil mondiale.
“I mercati emergenti giocano sulla scena mondiale un ruolo molto più grande di quanto si possa pensare alla luce della loro bassa ponderazione nei benchmark globali - conferma Sammy Suzuki, Head of Emerging Markets Equities e Co-CIO Strategic Core Equities di AllianceBernstein - Riteniamo che gli investitori dovrebbero esaminare più attentamente le dinamiche delle economie in via di sviluppo, che creano a nostro avviso opportunità interessanti nei mercati azionari emergenti”.
Gli economisti di AB prevedono per le economie emergenti una crescita del PIL reale del 3,7% nel 2023, superiore al +0,3% dei Paesi industrializzati.
Cina e India dovrebbero crescere rispettivamente del 5,1% e del 6,0%: un'espansione più lenta che in passato, ma di gran lunga superiore a quella attesa per il mondo sviluppato.
“La Cina è in pieno boom in seguito all'abbandono della politica "zero COVID", e dopo tre anni di lockdown ha aperto la porta a una ripresa a lungo termine. Che potrebbe propagarsi a molti altri Paesi emergenti, dalla Malesia al Sudafrica.
Nel frattempo, le multinazionali stanno trasferendo le proprie attività produttive dalla Cina verso altri paesi. Di questo processo di reshoring dovrebbero beneficiare paesi come Messico, Vietnam, Indonesia e India.
Per cogliere al meglio questa opportunità, l'India si sta reinventando con nuove infrastrutture e una ritrovata efficienza e nel frattempo si è avviata a diventare la terza economia mondiale, superando la Germania nel giro di cinque anni secondo le proiezioni dell'FMI.
“Dall'America Latina all'Asia, i mercati emergenti sono attraversati da un'ondata di innovazioni - raissume Suzuki - La rivoluzione dell'intelligenza artificiale non sarebbe possibile senza la tecnologia dei paesi emergenti.
Inoltre, la quota di brevetti depositati a livello internazionale dalle economie emergenti continua ad aumentare, arrivando al 19% nel 2022 secondo i dati degli uffici brevetti di Stati Uniti ed Europa e le stime di AB”.
“Dopo anni di delusioni, molti investitori sono sottoesposti alle azioni emergenti: a fronte di molteplici catalizzatori del cambiamento e delle valutazioni interessanti dell'azionario emergente, è giunto il momento di riconsiderare l'esposizione ai paesi in via di sviluppo nell'ambito delle allocazioni azionarie globali” conclude il responsabile dei mercati emergenti di AllianceBernstein.
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