22/03/2023

Prudenza e cautela per combattere inflazione e recessione

La News

La Fed e la BCE hanno entrambe aumentato i tassi, ma questo non ha comunque comportato un imminente e celere calo dell’inflazione.

"Sia i prezzi alla produzione che quelli al consumo negli Stati uniti e in Europa hanno infatti segnato un aumento dei prezzi più rapido di quanto previsto dal mercato. Di conseguenza, i rendimenti dei titoli di Stato a dieci anni hanno evidenziato un aumento di circa 55 punti base su ambo le sponde dell’Atlantico”, spiega Volker Schmidt, Senior Portfolio Manager di Ethenea.

“Sembra che gli operatori del mercato obbligazionario anticipino ormai uno scenario di ‘no landing’, ossia un’inflazione persistentemente alta che porterà a un lungo periodo di tassi d’interesse elevati”, continua Schmidt.

 

L’inflazione infatti si è rivelata particolarmente tenace, specie negli USA, soprattutto nel settore dei servizi, che sono sensibili agli aumenti salariali. “Sebbene i licenziamenti di massa nelle grandi aziende statunitensi si stiano diffondendo a ritmo costante, il mercato del lavoro americano non sembra cedere”.

 

Per quanto riguarda l’Europa, “sono soprattutto i programmi di politica fiscale a tenere occupata la BCE, come le misure di sostegno di alcuni paesi europei per far fronte all’esplosione dei prezzi energetici o il lancio di un piano infrastrutturale europeo”.

“Non escludiamo pertanto che la BCE effettui ulteriori interventi sui tassi per un totale di 150 punti base in modo che il tasso sui depositi possa portarsi in prossimità del 4% in estate. L'ultimo giorno del mese, quando i dati sull'inflazione di Francia e Spagna hanno nuovamente colto di sorpresa gli investitori, il valore di arrivo del tasso della BCE scontato dai mercati monetari si è attestato per la prima volta al 4%” mette in chiaro il gestore.

 

Parallelamente alcune banche centrali si sono recentemente espresse per la necessità di aumentare considerevolmente i tassi d’interesse, possibilità che effettivamente sta diventando sempre più probabile.
Secondo Schmidt “è giusto aumentare ulteriormente i tassi d’interesse per contrastare il potenziale d’inflazione”.

 

Ecco perché Ethenea è preparata a quest’eventualità, massimizzando la qualità delle componenti del proprio portafoglio “ed evitando il rischio di duration attraverso l’impiego di contratti futures”, oltre che mediante il rafforzamento dell’esposizione alle cedole e la partecipazione in chiave opportunistica a nuove emissioni.

La lotta all’inflazione pare comunque tutt’altro che vinta, e questo deve impegnare le autorità monetarie a proseguire gli sforzi e a contenere i rincari.

Un posizionamento conservativo, in ogni caso, è utile a gestire un eventuale scenario di recessione, che obbliga nel frattempo ad un atteggiamento prudente e cauto.

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