Cinque motivi per scegliere le imprese a conduzione familiare
27/01/2023
Cinque motivi per scegliere le imprese a conduzione familiare
di Advisor Professional
La News
È vero che le imprese a conduzione familiare sovraperformano le altre società? Con il database proprietario “Carmignac Family 500”, gli esperti dell’asset manager francese hanno provato a dare una risposta basata sui numeri. Chiaramente si tratta di dati aggregati (e quindi medi), che quindi prescindono da situazioni contingenti o particolari legate a una singola società.
“La realtà può essere molto più complessa, e bisogna tenere conto di molti altri aspetti (governance, settore, situazione specifica di ogni azienda, ecc.) - confermano gli esperti di Carmignac - Sono necessari anche ulteriori incontri e analisi con il management dell’azienda, così come bisogna tenere conto dei cicli di mercato per adeguarsi alla congiuntura economica”.
Ma ecco in dettaglio i cinque motivi che si possono estrapolare dai confronti numerici.
Le imprese a conduzione familiare sovraperformano le altre società. Un investimento effettuato a gennaio 2004 in una società a conduzione familiare risulterebbe quasi triplicato 18 anni dopo, a un tasso di crescita medio annuo del 10,2% (a fronte di un valore moltiplicato per 2,5 a un tasso di crescita medio annuo del 7,9% in un’impresa non familiare).
Le spiegazioni di questa differenza possono riguardare una leva finanziaria più bassa (net debt/ebitda per le aziende a conduzione familiare di -0,07, contro lo 0,9 delle società non familiari), una migliore redditività (RoE pari al 15,1% per le imprese familiari, con ROIC al 10%, contro un ROE delle imprese non familiari al 13% e ROIC all’8,4%) e infine una strategia a lungo termine in combinazione con una maggiore avversione al rischio (con l’obiettivo di aumentare i profitti e di stabilizzare la generazione degli utili dell’azienda, oltre al desiderio di tramandare la società alle generazioni successive).
Nuove generazioni e top management. Guardando ai titoli di diverse aziende familiari nello stesso periodo (gennaio 2004-ottobre 2022), il rendimento diminuisce di pari passo con l’aumentare della generazione alla guida. Quello delle aziende guidate dalla prima generazione registra un rendimento quasi doppio rispetto a quello nelle mani della quinta generazione dopo diciotto anni.
Questa differenza è soprattutto riconducibile agli investimenti significativi necessari per adeguare e sviluppare l’attività dell’azienda di pari passo con il suo invecchiamento. Inoltre, il top management presta attenzione al rapporto rischio/rendimento in materia di investimenti e ciò lo costringe a riesaminare periodicamente la migliore modalità di impiego del capitale sul lungo periodo.
La quota di partecipazione azionaria più efficace. Le azioni delle aziende possedute per oltre il 50% dalla stessa famiglia hanno registrato una crescita del rendimento nettamente più alta rispetto alle altre aziende, nel periodo tra gennaio 2004 e ottobre 2022.
Le società partecipate a maggioranza dai fondatori o da un’unica e stessa famiglia sono anche molto meno soggette alle esigenze degli azionisti di minoranza, i cui interessi possono essere diversi da quelli del top management e/o non sempre in linea con lo sviluppo dell’azienda sul lungo periodo.
Dove si trovano le aziende familiari che sovraperformano. Le società familiari con sede nei paesi sviluppati sovraperformano maggiormente i gruppi non a conduzione familiare sul mercato azionario, e la qualità della governance societaria è un concetto sempre più importante per gli investitori. Inoltre, i mercati emergenti sono tendenzialmente più volatili e presentano una maggiore dispersione dei rendimenti, principalmente a causa di un premio per il rischio più elevato.
Quale dimensione di impresa familiare offre il rendimento migliore. Un investimento effettuato a gennaio 2004 in un’azienda familiare con una capitalizzazione di mercato superiore a 50 miliardi di dollari risulterebbe moltiplicato per 4,5 a fine ottobre 2022. Lo stesso investimento in una società valutata tra i 10 miliardi e i 50 miliardi risulterebbe moltiplicato per 2,8, contro un multiplo di 3,4 in caso di società con capitalizzazione di mercato compresa tra i 2 miliardi e i 10 miliardi di dollari, e un multiplo di 3,1 per le aziende con capitalizzazione inferiore ai 2 miliardi. Le aziende molto grandi sono spesso più sviluppate. Per questo motivo, riescono a generare rendimenti meno volatili, anche in tempi di crisi. Dispongono inoltre di maggiori risorse finanziarie, e godono di maggiore stabilità in termini di profitti e redditività.
“Mentre le società di piccole dimensioni sono più dinamiche e presentano maggiore potenziale di crescita, riscontriamo maggiore stabilità nella crescita dell’attività delle grandi aziende. Tra queste ultime figura inoltre un numero maggiore di società leader di settore” spiegano gli esperti di Carmignac.
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