05/10/2022

Portafogli al riparo dall’inflazione

La News

Le banche centrali hanno annunciato ulteriori rialzi dei tassi di interesse per contenere l’inflazione, che ha raggiunto livelli record. L’orientamento restrittivo di politica monetaria mette a rischio la crescita economica globale. L’ipotesi che si verifichi una recessione imminente è sempre più concreta.

Gli esperti di Ethenea illustrano come posizionare i portafogli di fronte a un possibile rallentamento e quali sono le strategie da attuare nell’attuale contesto di incertezza.

 

I titoli "growth", rispetto ai “value”, hanno beneficiato del contesto di bassi tassi di interesse degli ultimi anni. Il Covid-19 ha rafforzato la posizione dominante di questi titoli, sostenuti da modelli di business più resistenti alle pandemie, nel 2020 e 2021. Recentemente, tuttavia, questa sovraperformance della " growth" rispetto al " value" si è relativizzata, tenendo conto dell'aumento dei tassi di interesse e del rallentamento dei tassi di crescita post-pandemia.

 

Secondo Christian Schmitt, Senior Portfolio Manager di Ethenea, questi sviluppi sono già ampiamente riflessi. Di conseguenza, è improbabile che si verifichi un decennio all’insegna del "value".

 

Nelle decisioni di investimento e nella scelta di portafoglio, è sempre meglio privilegiare un approccio equilibrato. A tal proposito, l'Ethna-DYNAMISCH non si concentra esclusivamente sui titoli "growth". Il portafoglio investe sulle società che stanno crescendo strutturalmente ma le cui valutazioni sono adeguate per consentire un ingresso favorevole.

 

In estate abbiamo assistito a un rally del mercato azionario. Tuttavia, in un anno molto complesso e volatile, non c’è stata nessuna asset class in grado di garantire un rifugio.

 

“Le nostre allocazioni in valuta aperta hanno contribuito finora per quasi il 3% alla performance”, spiega Schmitt. “La maggior parte di questo risultato è attribuibile al dollaro USA, che ha registrato un andamento migliore del previsto. In negativo, l'allocazione azionaria ha contribuito con un -4% quest'anno”.

 

Sul fronte obbligazionario, - prosegue il manager - il quadro è molto equilibrato e molto positivo per questo contesto. Le perdite dovute all'allargamento degli spread sono state quasi compensate dalla sovrapposizione della duration. In un anno in cui i vari indici obbligazionari registrano quasi costantemente perdite a due cifre, anche questo può essere definito un buon risultato”.

 

Nonostante l’inflazione crescente e il rialzo dei tassi di interesse, potrebbe verificarsi un’inversione di tendenza a lungo termine con prezzi delle azioni in crescita. Schmitt sostiene che “l'adeguamento tempestivo dell'asset allocation alle tendenze di lungo periodo è alla base del successo del fondo”.

 

Un cambiamento di tendenza in positivo è molto difficile, se non impossibile, da distinguere all'inizio da un rally di breve periodo del bear market. Pertanto, secondo il manager di Ethenea, è importante disporre di un quadro di strumenti decisionali in grado di identificare un processo di cambiamento di tendenza. I dati fondamentali e anche gli indicatori anticipatori sono di aiuto limitato in questo caso, soprattutto se non si tratta di estremi nella distribuzione storica.

 

“Di norma il mercato ha comunque già toccato il fondo. Tuttavia, vari indicatori di sentiment sono più strettamente legati a possibili punti di svolta e forniscono un buon ‘contro-indicatore’ nei punti estremi”, conclude Schmitt.

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