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6/18/2024 | Daniele Barzaghi
Solo quattro dei circa 40 istituti di private banking in Italia hanno più del 30% di private banker rappresentato da donne. La parità di genere in termini numerici appare ancora lontana secondo i dati dell'osservatorio Magstat.
Tale soglia è ad oggi superata soltanto da Bnl-Bnp Paribas Pb&Wm col 34,5% (unica struttura a superare una donna su tre professionisti), Iccrea Banca Wm col 33,4%, UniCredit col 32,6% e Credit Agricole Italia PB col 31,7%. Come si noterà, due società su quattro sono di emanazione straniera e, sopratutto, tutte queste divisioni prevedono l'inquadramento da banker dipendenti.
Dove infatti il dato della presenza femminile crolla è nelle strutture delle banche-reti, basata largamente sul mandato d'agenzia.
Ma poichè i posti di lavoro non solo si contano ma anche si pesano è importante evidenziare la recente tornata di nomine al femminile nei ruoli apicali, sottolinea questa mattina sul Sole 24 Ore Marco Mazzoni, che di Magstat è fondatore e presidente. E cita Cristiana Fiorini, neo direttrice generale di Intesa Sanpaolo Pb, Anna Rita Giaggheddu di Poste Italiane, Sarah Catania di JP Morgan PB e Valeria Altomare di Deutsche Bank.
Ma si potrebbero menzionare anche Alessandra Losito di Pictet Wm, Paola Volponi di Rothschild Wm o Alberica Brivio Sforza di Lombard Odier e, uscendo dal mondo delle boutique, Elena Goitini (in foto) che da responsabile di Bnl-Bnp Paribas Pb&Wm è passata al ruolo di a.d. del gruppo in Italia.
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