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Pleasure asset, il collezionismo d'arte under-40

6/14/2024 | Gianluca Torti

"I giovani benestanti che avviano collezioni partono da dipinti d'arte moderna o contemporanea, vini pregiati e orologi" spiega Matteo Cambi, fondatore di Cambi Casa d'Aste


Dopo gli studi in Storia dell’arte e anni di esperienza nel campo di antiquariato e vendite all’incanto, nel 1998 Matteo Cambi (in foto sopra) ha ideato e fondato la casa d’aste che porta il suo cognome, e ne è diventato presidente e ceo, definendo attività e strategie. Dal 2011 opera stabilmente presso la sede di via San Marco 22, a Milano.

 

Quali tra i dipartimenti della sua casa d’aste sono i più apprezzati dai giovani?

Per una questione anagrafica e di gusto, le nuove generazioni sono interessate maggiormente all’arte moderna e contemporanea, al design, al settore “luxury” che comprende orologi, gioielli e preziosi, ma anche ai vini e distillati da collezione e al fashion vintage. Il collezionismo è infatti cambiato rispetto agli anni Ottanta e Novanta: oggi i giovani sono attratti da viaggi, moda e lusso. Non solo: questo tipo di bene, oltre a essere più vicino alla loro inclinazione estetica, rappresenta sempre di più un bene rifugio, specialmente alla luce dell’attuale panorama politico internazionale incerto. In ogni caso quest’anno abbiamo anche riscontrato un interesse rinnovato per l’arte antica, in particolare per l’antiquariato, anche nei più giovani. Questo perché l’eccellenza e la qualità dei mobili antichi sono una garanzia e i pezzi classici non passano di moda. 

 

Quali sono, tra i dipartimenti maggiormente apprezzati dai giovani, quelli ora particolarmente interessanti in chiave investimento?

Per quanto riguarda gli artisti moderni e contemporanei in crescita, c’è molto interesse per quello che oggi è richiesto sul mercato internazionale: pezzi particolari, artisti storici a carattere internazionale. Poi c’è un collezionismo italiano che cerca qualità e particolarità: registriamo grande interesse per gli autori storici di inizio Novecento, come Fortunato Depero (in foto qui si seguito “I pagliaccetti” del 1918), Avola e Medardo Rosso, ma anche degli Anni ‘50 come Ligabue (in foto più in basso “Leone con Zebra” del 1954) o dei ‘60 dove abbiamo avuto buoni risultati per Sergio Lombardo e Giuseppe Santomaso. 

Lo stesso vale per il design d’autore, apprezzato molto anche all’estero, con pezzi unici di celebri marchi come Stilnovo o FontanaArte, o firmati dai più grandi maestri, come Carlo Mollino, Max Ingrand, Gio Ponti, Gino Sarfatti, Ignazio Gardella, Carlo de Carli, Marco Zanuso, Archizoom, Angelo Lelli, Gabriella Crespi, Osvaldo Borsani, Pietro Fornasetti, Alessandro Mendini, Luigi Caccia Dominioni, Afra e Tobia Scarpa ed Ettore Sottsass.

Sempre alta la richiesta per quanto riguarda i dipartimenti di gioielli e orologi da polso: per questi ultimi è forte l’attenzione per i più autorevoli marchi internazionali come Rolex, Audemars Piguet, Omega, Patek Philippe, Breitling, ma anche per alcuni marchi indipendenti di qualità come Daniel Roth, che stanno conquistando nuove importanti quote di mercato.

Per i gioielli segnalo Cartier, Van Cleef & Arpels e Bulgari.

Tra vini e distillati quelli che vanno per la maggiore sono Macallan 1950 Red Ribbon, Single Highland Malt Scotch Whisky, Laphroaig Scotch Whisky Islay Malt, Tenuta San Guido Sassicaia, Maison Pierre Overnoy Arbois Pupillin, Moet & Chandon Dom Perignon Dom Ruinart, Blanc de Blanc, Louis Roederer Cristal Champagne, Krug Champagne vintage, Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino e Conterno Francia Barbera d’Alba.

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Qual è l’identikit di un giovane che compra arte? 

Di solito si tratta di un giovane imprenditore, un finanziere o un avvocato - generalmente del Nord Italia - che inizia ad avvicinarsi al mondo del collezionismo e decide di investire in beni rifugio come un dipinto di arte moderna o contemporanea, un orologio, un vino pregiato.

Sono molti anche i giovani che continuano e sviluppano le collezioni di famiglia; quindi figli di collezionisti che hanno acquisito il gusto e la visione dei propri genitori o parenti. 

 

Quanto è presente attualmente il fenomeno del collezionismo di famiglia? 

Si tratta di una pratica ancora piuttosto diffusa. In molte famiglie il processo decisionale per l’acquisto di opere d’arte coinvolge tutti i membri, compresi i giovani: il loro parere può essere considerato importante nella costruzione della collezione, specialmente se hanno interessi artistici. 

Per molte famiglie, l’idea di trasmettere una collezione d’arte è importante, perché rappresenta un modo per preservare il patrimonio familiare, ma anche per condividere valori culturali ed estetici con la nuova generazione. 

Le motivazioni di tale collezionismo includono una combinazione di passione, desiderio di investimento, interesse culturale e volontà di creare un’eredità familiare. I membri di una famiglia possono influenzarsi a vicenda nel loro apprezzamento per certi artisti o stili, e possono condividere esperienze culturali come visite a mostre d’arte o partecipazione a eventi artistici. 

Ad esempio, un genitore appassionato collezionista d’arte potrebbe influenzare i propri figli a sviluppare un interesse specifico, ma allo stesso tempo, i giovani possono portare nuove prospettive all’interno della famiglia, arricchendo così la visione complessiva della collezione familiare. 

Come modello concreto di tendenza, abbiamo notato che i genitori trasmettono molto spesso la passione e il collezionismo di orologi, mentre i figli portano i genitori verso il design.

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Qual è la strategia di Cambi per far sì che i giovani di avvicinino al mercato dell’arte?

Come la tipologia e il gusto dei collezionisti, anche le strategie di comunicazione e acquisizione di clienti cambiano nel tempo. I giovani, nati e cresciuti con la tecnologia, sono portati maggiormente a reperire le informazioni di un bene o di un servizio sul web, ma anche ad acquistare direttamente online. 

Per attrarre i giovani al mercato dell’arte e rendere l’intero settore più accessibile e interessante per loro, ci sono diverse strategie che possono essere adottate, come offrire iniziative che mirino a sensibilizzare i giovani sul tema. Questo potrebbe ad esempio includere workshop, conferenze, visite guidate a mostre d’arte e corsi online per fornire le conoscenze di base e stimolare l’interesse. 

Poichè i social media sono il primo canale di comunicazione con i giovani, sono indubbiamente fondamentali. 

Le diverse piattaforme offrono opportunità per condividere contenuti coinvolgenti, raccontare le storie che ci sono dietro le opere d’arte, coinvolgere gli utenti in discussioni e incoraggiare la partecipazione attiva. 

La tecnologia ci consente di rendere l’esperienza nel mercato più “smart”, ad esempio attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali per facilitare l’acquisto e la vendita di opere d’arte online: noi lo facciamo tramite il nostro portale integrato MyCambi. 

E poi ha sicuramente un peso l’ispirazione proveniente da altri collezionisti più adulti o professionisti nel settore che può essere estremamente influente per i giovani che considerano di interessarsi al mondo dell’arte.

 

Come vanno le aste dei dipartimenti “gettonati” dai giovani?

La partecipazione online alle aste sta diventando sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani collezionisti che potrebbero non avere la possibilità di partecipare di persona a causa di vincoli di tempo o geografici.

Le piattaforme online offrono una vasta gamma di opzioni per partecipare alle aste, inclusi servizi di bidding in tempo reale e la possibilità di visualizzare e fare offerte su opere d’arte da qualsiasi parte del mondo.

Per quanto riguarda l’evoluzione del mondo delle aste per la next gen, possiamo immaginare digitalizzazione avanzata e integrazione di tecnologie innovative, come la realtà aumentata e quella virtuale, per offrire ai partecipanti esperienze maggiormente immersive e interattive. 

In definitiva, il mondo delle aste continuerà ad adattarsi alle esigenze e alle preferenze delle prossime generazioni, 

cercando di fornire esperienze coinvolgenti, accessibili e innovative per i giovani collezionisti.

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