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1/28/2025 | Daniele Barzaghi
Il caffè ha incrementato il proprio valore finanziario del +70% nel 2024, superando per rialzo ogni altra risorsa naturale.
I suoi semi (apprezzati di un +13% nel 2023, dopo il crollo del -26% dell'anno precedente e il boom del +76% nel 2022) hanno infatti registrato negli ultimi 12 mesi un incremento superiore persino al gas (+32%) e all'oro (+26%).
“Negli ultimi 3 anni il prezzo di una tazzina di caffè è aumentato del 15%. Oggi in media un caffè al bar costa 1,50 euro e si stima possa arrivare a toccare presto i 2 euro a causa del prezzo della materia prima, il caffè verde, che è interessato da una elevata volatilità e da un trend rialzista senza precedenti" aveva affermato ad agosto Cristina Scocchia, a.d. di illycaffè.
“Le cause dei rialzi sono molteplici, la prima è sicuramente il cambiamento climatico che potrebbe dimezzare i terreni coltivati entro il 2050. Basti pensare a quanto sta succedendo: si passa dalle piogge torrenziali in Brasile alla siccità in Vietnam. E la filiera è sotto pressione anche a causa delle difficoltà di passaggio lungo il canale di Suez, che hanno fatto lievitare i costi e allungato i tempi”
Oltre a caffè, gas e oro, le uniche risorse naturali che hanno incrementato il proprio valore nel 2024 sono state l'alluminio (+7%) e il rame (+3%), mentre hanno chiuso l'anno in negativo il mais (-3%), il petrolio brent (-3%), lo zucchero (-6%), il nickel (-8%), i semi di soya (-23) e il ferro (-24%).
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