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Oro, la ricetta per beneficiare del rally

8/27/2024 | Redazione ADVISOR

Elisa Piscopiello, senior ETF Analyst di LGIM: “Riteniamo che il metallo giallo possa avere un ruolo significativo anche in un portafoglio multi-asset, creando in primis una diversificazione dovuta a driver di crescita diversi da quelli di azioni e obbligazioni”


Fin da gennaio, era chiaro che l’outlook economico del 2024 sarebbe stato nebuloso, ma già oggi possiamo affermare che uno degli asset che ha fatto registrare le migliori performance è stato l’oro, che anche in questi ultimi giorni sta attraversando un nuovo rally. Ma cosa ha determinato questo successo?

Elisa Piscopiello, senior ETF analyst di LGIM, risponde che “tra le nubi del 2024 citate in precedenza, una è stata creata dai grandi appuntamenti elettorali che si sono tenuti o si devono ancora tenere e che, al prossimo 31 dicembre, avranno portato alle urne circa due quinti della popolazione mondiale. Ciò significa che in quel giorno, il mondo in cui viviamo potrebbe aver vissuto sorprese e cambiamenti importanti sul piano politico e alcuni li abbiamo già visti con l’India prima, poi con la Francia e ancora più recentemente negli Stati Uniti, dove il riassestamento della corsa alla Casa Bianca ha notevolmente modificato il rischio associato. Sempre sul piano della geopolitica, abbiamo anche visto come sia accidentato il processo di pacificazione in Ucraina e a Gaza, dove ogni giorno possono scoppiare nuove ostilità”. 

“Tutto questo - constata la manager - rappresenta uno scenario favorevole per l’oro, in quanto è sempre stato considerato una soluzione di investimento ideale per tutelarsi contro questo tipo di incertezza; inoltre, questa commodity ha beneficiato anche dei considerevoli acquisti perpetrati dalle banche centrali e dagli investitori asiatici, i quali si stanno creando posizioni sia attraverso acquisti diretti, sia tramite ET, e dalle prospettive di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, con conseguente indebolimento del dollaro, che a seguito della recente impennata della volatilità di mercato sembra non solo più probabile, ma anche in grado di sostenere questo rally almeno nel medio termine”.

A questo punto, però, una domanda che gli investitori potrebbero porsi è: conviene investire acquistando direttamente oro o è meglio puntare sulle azioni delle compagnie minerarie che estraggono questo metallo?
“Come sempre – precisa l’analista - non c’è una risposta esatta a questa domanda, ma tutto dipende da quelle che sono le necessità degli investitori. Nel caso dell’oro fisico, questo presenta il vantaggio di essere una riserva di valore che non deperisce e universalmente riconosciuta, anche attraverso le epoche. Inoltre, essendo un asset reale, l’andamento del suo prezzo è molto più legato a dinamiche specifiche del suo mercato e ciò lo rende uno scudo efficace contro l’inflazione, creando anche una correlazione positiva tra aumento dell’inflazione e performance. Ultimo, ma non meno importante, noi di LGIM riteniamo che l’oro possa avere un ruolo significativo anche in un portafoglio multi-asset, creando in primis una diversificazione dovuta a driver di crescita diversi da quelli di azioni e obbligazioni e fornendo agli investitori una sorta di polizza assicurativa che paga il suo premio in condizioni di mercato estreme”.

Per quanto riguarda le società minerarie, “il valore delle loro azioni è fortemente collegato all’andamento dell’oro, ma può essere determinato anche da fattori idiosincratici e anche se gli investitori possono cercare di eliminare i rischi che questi fattori comportano, per esempio evitando di investire nelle società esplorative prediligendo solo quelle con una attività estrattiva avviata, alcuni elementi di incertezza restano. Pertanto, investire in queste azioni è un’operazione orientata a creare un’esposizione al prezzo dell’oro, ma che garantisce anche un ulteriore premio di remunerazione del rischio. Scegliere questa seconda strada garantisce poi una maggiore liquidità, il non dover sostenere i costi legati alla logistica e allo stoccaggio e un potenziale reddito aggiuntivo generato dai dividendi”.

“In definitiva – conclude Piscopiello -  le necessità del singolo investitore gli o le indicheranno la soluzione: si desidera una forma di protezione aggiuntiva per un portafoglio diversificato? Allora è meglio scegliere la via dell’esposizione diretta. Si vuole invece ottenere rendimenti maggiorati dalle buone performance del metallo giallo? Allora le azione delle società minerarie sono lo strumento migliore”.

 

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